Care compagne e cari compagni,
Prima di rispondere circa la proposta avanzata ci permettiamo di ricostruire il percorso che ci ha condotto fino ad oggi. Infatti sono mesi che, in particolare dalle assemblee di Francoforte e Berlino, arrivano sollecitazioni, non sempre con mezzi appropriati, solo ed esclusivamente sulle stesse questioni e sono mesi che, più o meno esplicitamente, si continua con le accuse di poca democrazia interna, accuse che francamente ci lasciano perplessi, visto che nonostante alcuni limiti, che in un soggetto politico appena nato sono fisiologici, pensiamo che la nostra storia dimostri esattamente il contrario. Siamo l’unico soggetto politico di una certa dimensione che ha fatto votare lo statuto (dopo che questo era stato discusso e integrato dalle assemblee territoriali) direttamente agli iscritti, i nostri portavoce sono stati eletti dagli aderenti e non con un sistema di delegati o dal coordinamento nazionale, lo stesso coordinamento, tanto biasimato da alcuni, non è stato calato dall’alto ma è stato votato da ogni singolo tesserato di PaP (e la soglia di accesso per candidarsi era così bassa che tutti quelli che hanno voluto hanno potuto farlo), su tutte le decisioni politiche più importanti (es: elezioni europee) ogni aderenti ha avuto l’opportunità di esprimersi e anche a livello locale si è seguita la stessa strada (es: elezioni amministrative a Firenze). Sia chiaro nessuno sostiene che tutto è perfetto e che su alcuni aspetti non si possa migliorare, nessuno nega i problemi che stiamo avendo con la piattaforma, ma francamente certe accuse ci sembrano ingenerose e pretestuose. Anche perché a tutte le sollecitazioni è stata fornita una risposta. I compagni e le compagne che continuano a mandare documenti su come dovrebbe funzionare PaP, come se la loro preoccupazione fosse solo questa e non anche il mondo che ci circonda, sono intervenuti direttamente in coordinamento (dopo che in altre occasioni già erano state discusse le loro proposte) ed ancora una volta gli è stato spiegato che non c’è nessuna volontà di chiusura ma che certe cose vanno fatte nei tempi giusti e gradualmente. Le critiche costruttive sono sempre legittime, ma certi atteggiamenti, le modalità con cui si diffondono certi contenuti e il continuo delegittimare il coordinamento nazionale non hanno nulla di costruttivo e anzi assumono i contorni del tentativo di boicottaggio. Certo un errore, non di poco conto, del coordinamento nazionale è stato quello non rispondere in forma scritta, di questo ci scusiamo, facciamo autocritica e assicuriamo a tutti e tutte che invece da questo momento in avanti sarà nostra premura farlo, iniziando proprio dalle questioni poste nell’ultima mail arrivata al coordinamento stesso.
Nel merito della ”PROPOSTA DI CONVOCAZIONE DI UN’ASSEMBLEA NAZIONALE STRAORDINARIA CON FUNZIONI PROGRAMMATICHE e per LA RIAPERTURA DELLA FASE COSTITUENTE.”
L’organo sovrano di Potere al Popolo è l’Assemblea Nazionale, intesa come l’insieme di tutti gli aderenti all’organizzazione (ex art. 4.1 comma 1 dello Statuto). Tra i compiti dell’assemblea nazionale vi è la determinazione e l’elaborazione della linea politica generale e del programma politico. I modi e i tempi utilizzabili per espletare questi compiti sono molteplici.
Per quanto riguarda l’elaborazione del programma politico (nel caso concreto l’aggiornamento del programma presentato per le elezioni del marzo 2018), la modalità individuata dal Coordinamento Nazionale (ex art. 4.2. comma 2 punti a, b, c, dello Statuto) è quella dei “tavoli di lavoro tematici”.
I tavoli di lavoro tematici sono il modo scelto attraverso il quale l’Assemblea Nazionale elabora ed aggiorna il programma politico in quanto la partecipazione è aperta a tutte/i le/gli aderenti.
I tavoli di lavoro negli ultimi mesi si sono costituti e la loro attività è andata via via definendosi. Senza dubbi dovranno strutturarsi al meglio e diventare sempre più operativi, puntuali ed efficaci per svolgere al meglio la loro funzione. Il Coordinamento Nazionale, nell’esecuzione delle proprie competenze, si impegnerà maggiormente affinché ciò accada. A questo scopo, verrà fissata una data (presumibilmente inizio 2020) entro la quale i tavoli di lavoro dovranno presentare i risultati del proprio lavoro nell’aggiornamento del programma politico. Tale “programma aggiornato” verrà poi sottoposto alle assemblee territoriali per ulteriori modifiche, integrazioni e suggerimenti in un percorso che permetta la più ampia e democratica partecipazione e che si concluderà, come da nostra abitudine, con il voto di tutti gli aderenti a PaP.
Invitiamo quindi chiunque volesse partecipare all’elaborazione del programma politico a partecipare ai tavoli e a contribuire al loro funzionamento. Invitiamo le stesse assemblee a contribuire fin da subito inviando idee, documenti, proposte direttamente ai tavoli per la discussione. Come Coordinamento Nazionale rinnoveremo anche nella comunicazione questa importante possibilità;
Negli ultimi mesi si è tenuto l’incontro nazionale dei tavoli di lavoro a Napoli (maggio), un’assemblea nazionale fisica (giugno), il campeggio nazionale – dove si sono riuniti quasi tutti i tavoli di lavoro – (agosto). Nei prossimi l’Assemblea Nazionale – l’insieme degli aderenti – sarà impegnata nell’attività politica autunnale di opposizione al Governo, nella concretizzazione della campagna nazionale sulla redistribuzione della ricchezza, nella partecipazione ad appuntamenti elettorali regionali e locali, in manifestazioni nazionali e non, etc. In un quadro di tal genere, non si ritiene necessaria la convocazione di un’ulteriore assemblea fisica nazionale incentrata sul programma politico.
Per quanto riguarda la riapertura della fase costituente, questa avverrà nei primi mesi del 2020 al termine della campagna di adesioni (che finalmente ripartirà a breve) che permetterà il rinnovo e il consolidamento dell’Assemblea Nazionale – insieme degli aderenti -, condizione necessaria per il voto in piattaforma dell’Assemblea Nazionale previsto dallo Statuto.
Facendo rifermento allo Statuto:
Preambolo introduttivo
Questo Statuto sarà dunque sottoposto a verifica dall’Assemblea Nazionale a un anno dalla sua approvazione, rielaborato insieme alla comunità di Potere al Popolo!, adattato alla sua eventuale crescita in termini di aderenti e di assemblee, esaminando ogni proposta di modifica che nasca dalla pratica quotidiana.
Parte 1 ultimo comma
[…] Considerando che la piattaforma è uno strumento per molti nuovo, ogni passo verrà fatto con la necessaria cautela e verificandone l’impatto reale, ma l’obiettivo da raggiungere gradualmente è quello dell’integrazione tra Assemblee Territoriali, lotte e iniziative concrete e utilizzo della piattaforma online.
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Tenendo conto delle parti sopracitate, il percorso di verifica dello statuto sarà informato sui principi di massima partecipazione dei singoli aderenti e delle assemblee territoriali e verrà impostato utilizzando tutti gli strumenti a disposizione affinché il dibattito risulti costruttivo, produttivo ed efficace finalizzato ad un voto ordinato, consapevole e condiviso.
Tenendo quindi conto dell’avvio imminente del percorso di verifica dello statuto attraverso gli strumenti in esso previsti, non si ritiene compatibile la convocazione di un’assemblea straordinaria per delegati.
Il periodo scelto, l’inizio del 2020, non sarà solo naturalmente conseguente alla campagna del rinnovo delle adesioni, ma sarà anche il periodo dell’anno nel quale potremo fare il punto della situazione dopo un autunno speso nell’attività politica nazionale e locale che vede coinvolti gli aderenti, le assemblee e tutta l’organizzazione. Il percorso di crescita e di rafforzamento dell’organizzazione non si è mai interrotto, come dimostrato dalla ostante apertura di nuove Case del Popolo, dalla grande partecipazione agli appuntamenti nazionali, dalla costante crescita di iniziativa politica sui territori.
Il Coordinamento Nazionale