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RISPONDIAMO ALL’APPELLO DEL CALP E DELL’USB: IL 22 SETTEMBRE SOSTERREMO SENZA SE E SENZA MA LO SCIOPERO GENERALE!

In oltre 1000 persone ieri a Genova all’assemblea nazionale chiamata da Unione Sindacale di Base, Global Movement To Gaza, Calp e Music for peace.

Se oggi come equipaggio di terra della Flotilla siamo in condizione di gridare “blocchiamo tutto” in sostegno a chi è salpato alla volta di Gaza, è perché i lavoratori del Calp da anni lottano contro il traffico di armi bloccando i porti, é perché un sindacato conflittuale e coraggioso da anni proclama scioperi contro la guerra e l’economia di guerra, e con loro abbiamo costruito appuntamenti importanti come la manifestazione nazionale del 21 di giugno scorso partita da piazza Vittorio a Roma al grido Disarmiamoli!, per l’uscita dalla NATO e contro ogni forma di riarmo e difesa comune.

Bloccheremo tutto perché vogliamo fermare il genocidio del popolo palestinese e fermare lo Stato terrorista di Israele, che è un pericolo per il mondo, come gli attacchi a stati sovrani quali Iran, Siria, Libano, Yemen e Quatar sono lì a dimostrare.

Dobbiamo però ricordare che, se Israele si permette di alzare costantemente l’asticella dello scontro e del massacro, é perché gli stati occidentali glielo hanno permesso per 80 anni e sono 2 anni che finanziano il genocidio.

Non dimentichiamo Mattarella che stringe la mano al criminale Herzog, così come non dimentichiamo la stretta di mano di Meloni con Netanyahu e le vergognose parole dette riguardo agli attivisti della Flotilla.

Non ci facciamo nemmeno prendere in giro da Von der Leyen e dalla mozione al Parlamento Europeo: le istituzioni europee ancora dopo 2 anni balbettano sulle sanzioni economiche, ma addirittura la presidente della Commissione parla di sanzioni ai coloni particolarmente “cattivi”… Lo diciamo chiaramente: non esistono coloni buoni, esiste solo un piano di occupazione e pulizia etnica!

Unione europea, NATO  e il nostro governo sono nemici del popolo palestinese, e per questo sono nostri nemici.

Per questo come Potere al Popolo pensiamo che nelle crescenti ondate di mobilitazione vadano messe bene in chiaro le responsabilità del nostro governo, la complicità di Meloni, Salvini e Tajani con il sionismo e il genocidio. Proponiamo che la prossima settimana sia costruita sui territori una giornata durante la quale andare a farci sentire sotto le sedi del Governo e davanti alle Prefetture locali, per pretendere non solo la fine degli accordi, ma anche sanzioni ed embargo contro lo stato terrorista di Israele: mandiamo a casa questo governo complice!

Con lo stesso spirito sarà doveroso essere in piazza anche il 4 ottobre alla manifestazione nazionale chiamata dalle realtà palestinesi.

Oggi la Palestina può rappresentare quello che ha rappresentano il Vietnam negli anni 70: il risveglio di una coscienza generalizzata. E allora, se un tempo si diceva “Per un solo Vietnam” oggi dobbiamo dire “Per una sola Palestina dal fiume al mare!”

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