Dopo l’incontro del 14 aprile scorso a Firenze, il Tavolo Nazionale Sanità si è riunito per la seconda volta in giornata di ieri, dando vita ad una partecipata discussione, nella convinzione che sia sempre più necessario portare il tema del diritto alla salute al centro del dibattito politico attuale.
“Salute” è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, secondo la stessa definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Non è curare solo la malattia, ma la persona nel suo insieme; non è poter contare solo su una sanità pubblica, gratuita, universalistica, di qualità, ma anche e soprattutto su un lavoro sicuro, che non faccia ammalare e non uccida; è vivere in un ambiente salubre e in territori vivibili, è poter avere un tetto sulla testa e condizioni abitative dignitose, è combattere qualsiasi diseguaglianza o discriminazione sociale ed economica ricostruendo comunità sane, senza che nessuno o nessuna sia costretto a rinunciare al proprio pieno e profondo benessere.
La Salute deve essere pubblica, non può rispondere ad alcun interesse politico o privato. Non può essere considerata una merce, né tantomeno un costo, ma un investimento per la collettività!
La progressiva messa in crisi del servizio pubblico, con tagli sempre più macroscopici alle risorse e ai finanziamenti, è stata funzionale ad aprire la strada alle più selvagge privatizzazioni, ed è sotto gli occhi di tutti che questo processo è andato incontro, negli ultimi anni, ad una pericolosa accelerazione.
Oggi del nostro Servizio Sanitario Nazionale restano 20 micro-sistemi regionali, diversi per storia, per organizzazione e per contraddizioni. In questa frammentazione è nostro compito articolare forme nuove ed efficaci di resistenza dal basso, organizzate nella lotta – che trovino il proprio spazio di sintesi proprio all’interno del Tavolo Nazionale Sanità – unite contro la mercificazione della nostra salute, contro la privatizzazione della sanità.
Nostra priorità è stare al fianco di tutte le categorie di lavoratori che in questo settore sono andati incontro al peggioramento inesorabile delle proprie condizioni occupazionali. È agire, ovunque, sulle contraddizioni che hanno portato alla divaricazione più estrema delle diseguaglianze sociali.
Non possiamo accettare che fette sempre più ampie di popolazione vengano abbandonate a se stesse, senza nessuna risposta ai propri bisogni di assistenza e di cure, mentre altre devono accontentarsi di un servizio pubblico di serie B, ridotto ormai a brandelli, e solo chi può comprare da sé le proprie cure galleggia come può, risucchiato nei canali dell’assistenza privata e della speculazione.
Troviamo necessario organizzare un fronte unico di resistenza sui nostri territori, che sappia riallacciare il filo rosso della lotta per la rivendicazione di una sanità pubblica, gratuita, universalistica, uguale per tutte e tutti.
Nei prossimi mesi, come tavolo sanità, lavoreremo per dare forma a tutto questo:
1. Ampliando un documento politico (già elaborato dopo la riunione di Firenze e sottoposto ad integrazioni di contributi mail), affinché sia uno strumento di formazione-informazione a disposizione della comunità di Potere al Popolo ed in particolare ai partecipanti del Tavolo Nazionale Sanità e ai gruppi tematici regionali. Da questo documento sarà estrapolato un Manifesto che, in termini semplici e d’impatto, illustri le nostre idee sulla Salute, da destinare agli utenti-pazienti dei servizi sanitari. Si elaborerà, inoltre, un documento politico rivolto a tutti i lavoratori del mondo della sanità, pubblici-privati-esternalizzati, per rimarcare che Potere al Popolo è una comunità che vuole rappresentare tutti i lavoratori, a partire dai precari e sfruttati, ma che vuole tutelare anche i lavoratori cosiddetti “garantiti”, che oggi non lo sono poi così tanto e che spesso subiscono mobbing e repressione, se solo osano criticare e/o denunciare le malefatte della politica e del suo sottobosco. Dai suddetti documenti, ogni realtà territoriale di Potere al Popolo trarrà spunto per volantini di informazione-lotta per le manifestazioni locali.
2. Lanciando una giornata nazionale comune contro la privatizzazione della sanità, per l’internalizzazione di tutti i servizi: laddove non si fossero ancora costituiti Sportelli Salute, le assemblee territoriali saranno ugualmente coinvolte per lanciare la mobilitazione e tutti gli operatori del Tavolo Nazionale Sanità sono detti disponibili a spostarsi per dare una mano ad organizzarla. Esplicito, inoltre, è il nostro interesse per l’abbattimento del costo del ticket sanitario, con richiesta di esenzione per gli inoccupati e per gli occupati a bassissimo reddito, con Isee inferiore a 12.000 euro annui.
3. Organizzando una giornata comune sulla prevenzione entro metà luglio, in avvicinamento alla quale si entrerà in contatto con i Tavoli Nazionali Lavoro, Ambiente, Genere e con i gruppi territoriali impegnati nelle campagne per il diritto all’abitare. Parteciperemo, inoltre, alle mobilitazioni per per il diritto ad un lavoro sicuro, per il diritto alla casa, per un ambiente salubre, partendo dall’appuntamento nazionale per il clima di Friday For Future, il prossimo 23 maggio a Roma, dove saremo presenti con un nostro volantino.
4. Lanciando una giornata nazionale comune contro il Regionalismo Differenziato, perché salute e istruzione sono garantiti dalla nostra Costituzione in egual misura su tutto il paese! Coglieremo l’occasione dell’Assemblea Nazionale già fissata per il 23 giugno per lavorare insieme al Tavolo Nazionale Scuola e Università su una campagna comune, organizzando una giornata di mobilitazione sul tema nel mese di settembre.
5. Lavorando affinché la nostra comunità si estenda, coinvolgendo sempre più addetti del settore (medici, infermieri, psicologi, ostetriche, eduatori, assistenti sociali, operatori socio-sanitari, fisioterapisti), giungendo ad organizzare insieme giornate nazionali di educazione sanitaria su temi quali ipertensione, diabete, BPCO, infarto, ictus, malattie sessualmente trasmissibili, etc.
Il Tavolo Nazionale Sanità tornerà a incontrarsi il prossimo 22 giugno a Roma.
Napoli, 11/5/2019