Vi presentiamo qui sotto il testo della manifestazione indetta da più di 30 associazioni, collettivi e sindacati contro le politiche migratorie razziste e xenofobe del governo di estrema destra composto da NVA (nazionalisti fiamminghi) e MR (liberali francofoni), che si terra il 12 gennaio 2019 a Bruxelles. La manifestazione è stata indetta prima della crisi che il governo federale ha subito e che ha visto l’uscita dell’NvA dalla maggioranza, proprio sulla firma del patto internazionale sulle migrazioni di Marrakech. Nonostante i nazionalisti siano usciti dal governo, le stesse politiche razziste di divisione dei lavoratori sono applicate dal governo ora in carica senza alcuna soluzione per i migranti e i sans-papiers.
Potere al Popolo Bruxelles parteciperà a fianco dei migranti sans-papiers per sostenere queste rivendicazioni e interverrà per spiegare che anche in Italia si portano avanti le stesse politiche razziste. Dal Belgio all’Italia l’unica risposta è l’unità di migranti, giovani e lavoratori contro le politiche razziste portate avanti dai sovranisti ma ancora prima dai governi neoliberisti amici dell’Unione Europea.
Nello stesso giorno il ministro della Lega Fontana sarà a Bruxelles per discutere con altre formazioni politiche sovraniste le alleanze per le prossime elezioni europee.
Potere al Popolo Bruxelles parteciperà alla manifestazione per denunciare anche la presenza del ministro leghista presente a Bruxelles per fare accordi contro gli interessi di tutti gli sfruttati italiani e europei. Né con i sovranisti né con i liberisti ! Potere al Popolo !
Un video straming live sara organizzato dalla manifestazione a Bruxelles a partire dalle 14.30 di sabato 12 gennaio 2019.
Esistono soltanto due razze: chi sfrutta e chi è sfruttato!
Potere al Popolo Bruxelles
Manifestazione nazionale belga:
Stop alle politiche contro la migrazione, fermiamo il razzismo!
Le politiche anti-migrazione del governo Michel-Jambon-Francken sono mortali per i lavoratori e rimarranno tali anche con un altro governo se non entriamo in azione.
Lo scorso maggio, quasi 20 anni dopo l’assassinio di Semira Adamu, la piccola Mawda (2 anni) è stata uccisa dal fuoco della polizia mentre lei e la sua famiglia sono fuggiti per trovare un futuro migliore. L’indagine non sta andando avanti e chiediamo giustizia per Mawda e la sua famiglia.
I raid continuano! Per mesi sono state organizzate operazioni di polizia nel Parco Maximilian o in luoghi pubblici (stazioni ferroviarie, stazioni della metropolitana, trasporti pubblici, siti culturali). Sotto l’apparente volontà di combattere l’insicurezza, il governo sta organizzando la caccia alle persone prive di documenti ovunque sia possibile per arrestarle e imprigionarle. Le persone che cercano di testimoniare, filmare o opporsi a questi raid sono vittime di violenze e abusi della polizia. Alcuni sono arrestati amministrativamente, il che costituisce una grave violazione della libertà di informare e la libertà di filmare la polizia nel corso delle loro funzioni in un luogo pubblico.
Da questa estate, nel centro di identificazione e espulsione 127bis, il governo ha inaugurato le sue prime “unità familiari” in cui i bambini vengono imprigionati con i loro genitori. I “centri chiusi” (in italiano CIE), cosi si chiamano in francese, non sono altro che prigioni per gli stranieri che non hanno commesso alcun crimine. Come fa un governo a criminalizzare le persone che hanno abbandonato la guerra, la povertà, il razzismo, un regime autoritario o dittatoriale, la repressione politica, l’omofobia, trans-fobia, il sessismo …? Più di un anno fa, la piattaforma di supporto dei cittadini per i rifugiati ha organizzato il primo alloggio per migranti. Migliaia di cittadini provenienti da tutto il Belgio si sono quindi organizzati per proteggerli dalla violenza, dal furto, dal freddo e della polizia. Alcuni mesi fa, la magistratura agli ordini del governo ha deciso di denunciare coloro che ospitano i migranti. Diverse ricerche sono state organizzate nelle case dei cittadini che ospitavano. Alcuni sono stati arrestati e sono attualmente perseguiti. Ci opponiamo a queste misure che criminalizzano la solidarietà piuttosto che incoraggiarla.
Denunciamo anche lo scandaloso approccio di due pesi e due misure della magistratura belga quando solo le persone con doppia o altra nazionalità che ospitavano i migranti si sono ritrovati in prigione per diverse settimane, mentre chi possedeva la cittadinanza belga ha avuto un trattamento diverso. Ciò dimostra un trattamento razzista della giustizia belga. Le osservazioni razziste e le fusioni del governo (specialmente quelle di Theo Francken e Jan Jambon della NVA) si accumulano, ma il primo ministro Michel reagisce solo per “riformulare” con altre parole difendendo però le stesse politiche razziste e infami contro i migranti. Questi che abbiamo citato sono solo alcuni esempi che mostrano l’attitudine razzista e xenofoba di questo governo.
Diciamo STOP al razzismo! Chiediamo di mobilitare massicciamente tutti e tutte questo sabato 12 gennaio 2019 alle 14 della Gare du Nord per denunciare queste politiche sleali e razziste!
Richiediamo:
➡ Giustizia per Mawda e per tutte le vittime della violenza della polizia: immediata regolarizzazione della famiglia.
➡ Condanna sistematica delle violenze razziste, patriarcali e di polizia commesse dallo Stato belga!
➡ Fermare i raid: la fine delle operazioni di polizia per fermare i migranti in luoghi pubblici o privati!
➡ Non si incarcera un bambino o i suoi genitori: la chiusura immediata di tutti i CIE!
➡ La regolarizzazione di tutte le persone prive di documenti!
➡ La solidarietà non è un crimine: la fine del processo di coloro che hanno protetto o aiutato i migranti e la condanna di intimidazioni e criminalizzazione della solidarietà
➡ L’apertura di strutture di accoglienza pubbliche e l’accesso all’assistenza materiale per tutte le persone che arrivano in Belgio!
➡ L’apertura di corridoi umanitari per tutti i migranti!