L’assemblea di Potere al Popolo di Fermo avanza la sua proposta politico-organizzativa in vista dell’assemblea nazionale che si terrà nei giorni 26-27 maggio a Napoli.
Consapevoli di trovarci in una fase di work in progress verso la costruzione di un soggetto politico maturo, che possa diventare riferimento utile e di cambiamento nel Paese, condividiamo e sottoscriviamo il dettagliato e articolato documento dell’assemblea maceratese “AGITIAMOCI, ORGANIZZIAMOCI, ISTRUIAMOCI”, perché lo consideriamo un’utilissima base di partenza, perfettibile ma sostanzialmente valida.
Sollecitiamo però l’avvio e la massima condivisione di pratiche reali e diffuse che diano visibilità nazionale a PaP, affinché questo movimento diventi, da subito, strumento di lotta per quanti, in Italia, portano avanti vertenze sempre più numerose e al contempo sempre più isolate e sconnesse le une dalle altre. Siamo consapevoli delle peculiarità di ciascun territorio, della varietà e complessità di storie e pensieri di quanti si riconoscono in PaP, ma per noi la disomogeneità è un valore aggiunto, fattore di arricchimento e non elemento di disgregazione.
Riteniamo però necessario e urgente individuare una linea politica nazionale, un riferimento comune a cui adattare di volta in volta le azioni locali. Abbiamo bisogno di un primo punto di sintesi che possa essere base di lavoro condivisa ovunque già nei prossimi mesi. Il rischio di perdersi, per l’ennesima volta, in discussioni infinite all’interno della sinistra è presente e reale. Siamo nel pieno di una grave emergenza democratica, di cui la maggior parte della popolazione non è ancora cosciente, ed è richiesto alla parte sana del Paese uno sforzo per respingere con determinazione l’ondata qualunquista e, potenzialmente, autoritaria che sta travolgendo l’Italia e l’Europa.
Serve un efficace strumento politico, che al momento non c’è. Uno strumento che aggreghi senza prevaricare, senza opportunismo, senza “secondi fini”. Occorrono teste, braccia e gambe di uomini e donne che diventino un solido argine contro la barbarie e l’arretramento morale, politico e culturale a cui stiamo assistendo. Crediamo nelle Istituzioni e nel diritto alla rappresentanza, ma ancora di più nella forza di cambiamento delle idee e delle pratiche. Questo è il tempo del “camminar facendo” – ognuno nel proprio territorio, con i propri tempi e le proprie modalità – ma andando tutti nella stessa direzione, condividendo gli stessi valori, con umiltà e fermezza.
Da anni nel Fermano si lavora alla realizzazione di questo obiettivo e l’adesione a PaP da parte di molti è stata spontanea ed immediata perché riteniamo il progetto in sintonia con le nostre idee e le nostre pratiche quotidiane. Ci accomunano, purtroppo, a Macerata i recenti tragici fatti di sangue e di razzismo. Temiamo che le nostre “pacifiche” province siano in realtà avanguardie anticipatrici di tempi bui. E’ qui, nella quiete dell’Italia centrale che si evidenzia quella “zona grigia” della società che si nutre da sempre di perbenismo, indifferenza e qualunquismo, atteggiamenti che scatenano violenza e ferocia inaudite nei soggetti più fragili e sentimenti ostili e difensivi in gran parte della popolazione.
Riteniamo pertanto doveroso far partire dal cuore dell’Italia, ferito anche dal terremoto, una risposta decisa alla chiamata di Ex OPG, di disponibilità a lavorare propositivamente intorno a questo progetto comune. URGE, come si ribadisce anche nel recente documento di PaP, dare vita ad una proposta FORTE, CREDIBILE, ONESTA e REALISTA, che risvegli dal torpore la sinistra sopita, sconfitta e rassegnata di questo Paese.
Noi ci siamo. L’assemblea di Fermo c’è.