Come in tante altre città, anche ad Arezzo si è riunita l’assemblea post elezioni. L’incontro si è svolto lunedì 12 marzo 2018 presso il Circolo di Cultura e Conoscenza Politica Gramsci, in via Po (zona Saione), ed ha visto la partecipazione di attivisti ed elettori che ora vogliono impegnarsi nella costruzione e nello sviluppo del movimento proprio per rispondere alla crescente attenzione nei confronti di questa esperienza nata dal basso.
L’assemblea ha analizzato il risultato elettorale. I cittadini hanno punito le forze politiche che in questi anni hanno aggravato le condizioni di vita della maggioranza della popolazione.
Chi ha votato la legge Fornero, il Jobs Act, la Buona Scuola è stato duramente bocciato. Quelle leggi hanno colpito a fondo la società italiana, disgregandola e impoverendola.
E’ stata scatenata una diffusa guerra fra poveri, che offre ampi margini al dilagare del razzismo e delle forze politiche che lo promuovono. Il voto segnala anche queste tendenze preoccupanti.
Il risultato di Potere al Popolo è maturato in circostanze difficili, aggravate dallo scarso tempo a disposizione e da un completo oscuramento mediatico. Pochi italiani hanno avuto modo di conoscere il movimento.
Partendo da zero, con oltre 380mila voti alla lista, si superano i risultati conseguiti da forze che potevano contare su parlamentari – e persino ministri – uscenti e su una sovraesposizione mediatica.
Il risultato è il frutto di una straordinaria mobilitazione, che ha visto protagonisti migliaia di donne e di uomini in tutta Italia ed anche nella provincia Aretina.
Si tratta di un patrimonio eccezionale che non deve essere disperso ma valorizzato e potenziato.
L’intento è quello di proseguire il percorso iniziato portando avanti le istanze delle persone che non hanno più riferimenti e sostegno e che hanno perso il rapporto con la società.
A questo scopo anche l’assemblea di Arezzo parteciperà all’incontro nazionale che si terrà a Roma domenica 18 marzo finalizzato a strutturare Potere al Popolo come movimento aperto a chiunque voglia lottare per la tutela del lavoro, dell’ambiente, dei beni comuni.
La sfida che Potere al Popolo si trova davanti è quella di trovare soluzioni per contrastare la sofferenza sociale. Capire i bisogni della gente, costruire esperienze di solidarietà concreta, individuare temi su cui far crescere la mobilitazione: sono queste le priorità da perseguire.
Per farlo si dovrà consolidare il metodo democratico di discussione e di decisione dal basso che ha caratterizzato Potere al Popolo fino dalle sue origini.