All’Assemblea Nazionale di Potere al Popolo
L’Assemblea Provinciale di Arezzo, riunita il 3 maggio 2018, in vista dell’Assemblea Nazionale del 26 e 27 maggio p.v., chiede che il ruolo dei territori venga considerato centrale e alla base di tutto.
Per questo ci sembrerebbe importante che il percorso per la individuazione delle forme di organizzazione di PaP veda il suo inizio dalle singole realtà locali e veda poi una sua sintesi prima a livello regionale e poi nazionale.
Certo anche il preoccupante evolversi della situazione politica richiede di strutturarci al più presto per accrescere le nostre capacità di organizzazione e iniziativa, ma questo percorso potrà essere ancora più positivo se riusciremo a preservare, mantenere, valorizzare questa pluralità di esperienze che da qualche mese ha iniziato a lavorare insieme.
Quello del 26 e 27 maggio è un importante momento di incontro, ma non deve mettere ipoteche per decisioni future.
Per quanto riguarda la realtà aretina, in merito alle ipotesi organizzative che saranno discusse, ci permettiamo di inviare alcuni contributi.
– Crediamo che PaP non dovrà essere solo una sommatoria di soggetti e sigle, ma soprattutto una comunità di persone, realtà ed esperienze territoriali.
– Nelle realtà territoriali (a livello comunale, di quartiere territori o di territorio più ampio) potranno nascere (al di là del nome che poi avranno) i Centri Sociali, le Case del Popolo, i Centri Territoriali o tematici. I luoghi di aggregazioni di Pap dove si discute, si progetta si realizza, si fa iniziativa politica.
– In questi luoghi si creano delle strutture organizzative che vedono, proprio per valorizzare la partecipazione individuale, in larga parte la presenza dei singoli aderenti (70-80%) e, in misura minore, la presenza di un rappresentante per ogni soggetto o partito politico aderente a PaP e presente in quella realtà.
– Questi luoghi inviano loro delegati per la formazione di strutture di coordinamento a livello provinciale, regionale e nazionale.