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LA VERA NOTIZIA DI OGGI SIAMO NOI: MIGLIAIA IN PIAZZA PER LA PACE E CONTRO LE POLITICHE DI RIARMO DELL’UE

600 militanti in Assemblea nazionale, diverse migliaia in piazza Barberini e poi per le strade del centro storico di Roma. La giornata di ieri ci ha restituito un’immagine complessa e al tempo stesso più nitida del nostro paese, che non è quella che ci racconta ogni giorno il potere mediatico.

Il nostro 15 marzo, lontano dai riflettori di Repubblica a Piazza del popolo, è iniziato al Teatro Quirino, dove abbiamo rilanciato il nostro nuovo programma e la nostra piattaforma politica (trovate la diretta sulle nostre pagine e sul canale youtube di Pap). Successivamente ci siamo spostati in piazza Barberini, dove, insieme a oltre 100 associazioni e organizzazioni aderenti, abbiamo dapprima riempito la piazza e poi siamo partiti in corteo.

Di fronte a un’Unione Europea e a un Governo Meloni che vota a favore del Rearm Europe, bisognava dare una risposta netta. 800 miliardi in armi sono pura follia, quando solo ieri l’inondazione in Toscana e la crisi bradisismica a Pozzuoli e Bagnoli ci mostravano tutta la fragilità del nostro territorio e la necessità di investire nella sua cura. Per questo ci siamo opposti fermamente alla piazza di Michele Serra, in cui trovavano spazio posizioni pro-riarmo. Si trattava di un’operazione ambigua e opaca, nei fatti un tacito appoggio a Von Der Leyen, come ambiguo e opaco è stato il comportamento del Pd all’Europarlamento, che si è diviso tra astenuti e favorevoli alla nuova politica di riarmo della maggioranza Ursula e di Giorgia Meloni.

Chi è sceso in piazza Barberini invece lo ha fatto su posizioni chiare. Per la Pace, per l’uscita immediata dalla Nato, contro il Rearm Europe ma anche contro l’idea di Difesa comune europea, che altro non significherebbe se non la costruzione (impossibile nell’attuale asseto UE) di un imperialismo continentale. Per spendere subito quelle risorse come salario indiretto in servizi pubblici, in sicurezza sul lavoro, in pensioni, politiche industriali per risolvere la crisi climatica e sociale, e per costruire un’Europa ponte di pace e solidarietà.

Vorrebbero rappresentare l’Italia divisa in due blocchi, quello (finto) sovranista dei Salvini e degli Elon Musk, sottomesso agli USA, e quello degli europeisti liberali con l’elmetto delle Schlein. Esiste in realtà un terzo blocco, che è represso mediaticamente, ma che ieri si è palesato potentemente in piazza Barberini. Il blocco popolare, costituito da organizzazioni politiche, giovanili, dai sindacati conflittuali, dalle organizzazioni migranti che lottano contro lo sfruttamento e per l’unità dei diritti. Un blocco che vuole dare rappresentanza alla maggioranza che crea la ricchezza di questo paese, che vuole un’Italia e un’Europa di pace e solidarietà, di giustizia climatica e sociale, che ieri al Teatro Quirino ha dimostrato di avere un programma, rapporti internazionali e un’organizzazione politica su cui innestarsi.

Il nostro obiettivo ora è quello di allargare questo fronte in una grande manifestazione a maggio che si opponga all’economia di Guerra e porti avanti gli interessi della nostra gente.

Smettiamola di pensare che non esista alternativa. Organizziamo il futuro.

Rivedi la diretta dell’assemblea nazionale

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