La solidarietà non si sgombera!
No allo sgombero della Casetta del Popolo “Berta”. No alle speculazioni dell’ATER
Questa mattina hanno sgomberato la Casetta del Popolo di Via Cardinal Callegari 5, intitolata all’attivista honduregna per l’ambiente e i diritti sociali Berta Caceres. L’hanno fatto senza preavviso, bloccando la strada con un assurdo dispiegamento di polizia, portando via tutto quello che avevamo portato dentro, senza considerare la nostra volontà di regolarizzare i rapporti e le più di 1000 firme raccolte in sostegno dell’assegnazione dello spazio.
Dal 1 maggio 2019, giorno della sua riapertura alla città dopo anni di abbandono e incuria, la Casetta del Popolo “Berta” è diventata un punto di riferimento per il quartiere Arcella e i suoi abitanti. Un luogo dove giorno dopo giorno, grazie all’impegno di volontari e al contributo di tante persone che si sono spontaneamente messe a disposizione, si rispondeva con la solidarietà ai problemi causati dalla società in cui viviamo e che anche in una città come Padova pesano sulle spalle delle classi popolari. Solitudine, difficoltà economiche, problemi con la casa, carenza di servizi essenziali e di luoghi di socialità: con le attività (tutte gratuite) della Casetta Berta, problemi come questi trovavano una piccola ma importante risposta e, soprattutto, si faceva strada l’idea che insieme, dandosi una mano, si possono migliorare le nostre vite e lottare per una società più giusta.
Da questa mattina lo sportello salute, lo sportello psicologico, quello sulla casa e sul lavoro, il doposcuola, i corsi di italiano, di yoga e altre arti, i cineforum, i pranzi popolari, i concerti e tutte le altre attività non si potranno più fare in Casetta Berta. Perché l’hanno sequestrata e murata, chiudendo con i mattoni ogni finestra e spiraglio da cui entrava la luce. La proprietà dello stabile evidentemente la preferisce così. L’ATER infatti vuole soltanto liberarsene, venderlo a privati, non certo renderlo un luogo aperto alle persone e al quartiere. E parliamo della stessa ATER che tiene centinaia di appartamenti vuoti, sempre per svenderli, e che adesso con la legge regionale 39/2017 voluta dalla Lega incasserà 21 milioni dagli aumenti spropositati degli affitti contro cui stanno lottando centinaia di inquiline e inquilini, che anche alla Casetta Berta avevano trovato un luogo di supporto e organizzazione.
Come assemblea di Potere al Popolo Padova e come attiviste/i della Casetta del Popolo “Berta” crediamo che i beni pubblici vadano tutelati e mesi a disposizione di chi ne ha bisogno. Continueremo ad opporci alle speculazioni e alle ingiustizie, e a rivendicare l’apertura di spazi di mutualismo e solidarietà. L’esperienza della Casetta Berta non finirà con uno sgombero, perché il seme che abbiamo piantato ha già messo radici e fatto crescere qualcosa. Per oggi pomeriggio è già convocata un’assemblea aperta per capire come rispondere allo sgombero.