IL PRESIDIO ARRIVA AL “MONUMENTO AL MIGRANTE IGNOTO” ALLA STAZIONE MARITTIMA
Martedì 12. Circa 500 persone al presidio chiamato a Napoli, nei pressi della metro Toledo per manifestare contro la decisione del neo ministro Salvini di dichiarare “chiusi” i porti italiani.
Cento persone, in maggioranza abitanti dei centri d’accoglienza di Napoli e provincia, si sono mosse in corteo da Piazza Garibaldi per raggiungere il presidio. Durante il tragitto hanno occupato temporaneamente palazzo Corigliano dell’università Orientale di Napoli, nel pieno del centro storico della città, per porre l’attenzione su quanto sta accadendo nelle ultime ore. [VIDEO]
Raggiunto il presidio di via Toledo, uno striscione con simboli della Lega e M5S è stato imbrattato con della vernice rossa a simboleggiare sangue: “‘il governo del cambiamento’ ha ufficialmente deciso di gestire la questione immigrazione facendo morire la gente in mare. Per noi è inaccettabile, insensato e disumano. Ciò che più fa male è che la vita di esseri umani venga usata per strumentalizzazioni politiche, creando una guerra di paura ed odio per distrarre le persone dalla Flat tax, dalle leggi che faranno contro lavoratori e la povera gente”, afferma Viola Carofalo, portavoce di Potere al popolo!
Più di 600 persone rischiano di morire, come già migliaia negli ultimi anni, a largo delle coste Italiane, considerando la posizione presa da Salvini rispetto alla chiusura dei porti italiani e le pressioni sulle ONG che hanno determinato dall’estate scorsa la loro “ritirata”, tra cui Medici senza frontiere.
Già il sindaco De Magistris nella giornata di domenica aveva annunciato di essere disponibile.
Il presidio si è poi trasformato in un corteo diretto alla stazione marittima dove è stato esposto lo striscione “APRIAMO I PORTI! WELCOME REFUGEES” sul monumento al “migrante ignoto“.
