23 antifascisti denunciati per violenza e resistenza, diversi manifestanti feriti, di cui due hanno avuto bisogno essere medicati in ospedale. Questo il bilancio dell’ennesima prova di forza di polizia e carabinieri contro gli antifascisti. Ancora una volta, dopo i recenti episodi di Pavia, Piacenza, Bologna, la polizia italiana sceglie di schierarsi a difesa di chi impunemente diffonde odio e razzismo, intolleranza e violenza; in una parola: fascismo.
Chi difende i princìpi contenuti nella Costituzione viene manganellato e denunciato. Mentre i corpi dello Stato proteggono e garantiscono agibilità a Casapound, che del fascismo fa la sua bandiera, bloccando un’area nevralgica della città e attaccando il corteo antifascista a più riprese. Una prima carica è stata ordinata dal vice-questore Fiorillo nei pressi di Piazza Garibaldi, dopo che le forze dell’ordine avevano circondato e bloccato i manifestanti. Un secondo attacco è avvenuto a pochi passi dalla Questura, dove gli antifascisti si erano radunati per chiedere il rilascio dei 23 fermati.
Viola Carofalo, portavoce nazionale e capo politico di Potere al Popolo! – “È evidente che c’è da settimane una strategia in atto, che va dalle minacce di Minniti nei confronti del corteo antifascista di Macerata, alle cariche di oggi, passando per le botte di Pavia, Piacenza e Bologna, solo per citare le ultime. Una strategia che vorrebbe rinchiudere il sacrosanto diritto/dovere di manifestare contro il fascismo nella narrazione dello scontro tra opposti estremismi. Non è così! Da una parte c’è chi intende schiacciare la democrazia, dall’altra chi fa di tutto per difenderla. Da una parte c’è chi semina odio, dall’altra chi costruisce solidarietà e tolleranza. Il questore De Iesu ha definito ‘manigoldi’ i manifestanti antifascisti. È una definizione che farebbe sorridere se non fosse di una gravità inaudita. Come inaudita è stata la gestione della piazza da parte delle forze dell’ordine, guidate dal solito Fiorillo. Non è la prima volta, infatti, che il vice-questore si lascia andare a cariche violente e spropositate. Come quando il 7 maggio del 2013 attaccò senza alcuna ragione un corteo di studenti che distribuivano volantini contro la riforma dell’università, aggredendo personalmente anche un giornalista. O come nel 2016, quando minacciò i manifestanti che protestavano contro una visita di Renzi a Napoli di sparar loro in testa. Ci chiediamo come un personaggio del genere, lui sì manigoldo e violento, possa essere responsabile dell’ordine pubblico. E ci chiediamo come sia possibile che personaggi come i fascisti di Casapound, Forza Nuova e chi per loro, possano aggirarsi per le strade a tenere comizi, possano riunirsi indisturbati nelle loro sedi e addirittura possano candidarsi alle elezioni, mentre spargono razzismo, odio, paura e violenza in nome del fascismo. Potere al Popolo non farà un passo indietro contro chi vorrebbe il ritorno del fascismo. Esprimiamo piena e incondizionata solidarietà agli antifascisti denunciati e ai feriti”.