Moni Ovadia sostiene Potere al Popolo, con una dedica speciale a Luigi Fiori, comandante partigiano “Fra Diavolo”!
Video raccolto giovedi 8 febbraio, presso la sala di rappresentanza del Comune di Carrara, in un momento della campagna elettorale, dove Moni è intervenuto a sostegno dell’assemblea territoriale di Massa Carrara, esprimendo anche un pensiero per l’assemblea territoriale de La Spezia.
Attore teatrale, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante, Moni Ovadia ha reso pubblico il suo sostegno alla lista di Potere al Popolo, nata nelle centinaia di assemblee territoriali che hanno costruito dal basso una lista antiliberista alle elezioni politiche.
Rivolgendosi alle politiche del centrosinistra: « Vi siete vergognati di essere stati comunisti, e siete diventati moderati. Diventati moderati, avete trasformato i lavoratori in “risorse umane”, avete fatto il jobs act e avete attacato la Costituzione nata dalla Resistenza e dalla lotta partigiana. SI FOTTANO I MODERATI !!! » Durante il suo intervento a Carrara: « Sono un estremista, e me ne vanto! Fin’ora hanno governato i moderati e siamo nella merda! »
L’incontro verteva sui temi dell’ambiente e del lavoro, ed è stata la prima occasione della lista Potere al Popolo per intervenire sulla questione della devastazione ambientale sulle Apuane e delle cave dopo la sentenza del Tribunale di Massa in cui le imprese – approfittando del disastro combinato dalla legge di Enrico Rossi e dall’inerzia dell’attuale amministrazione a 5 Stelle – hanno riportato una vittoria che solo un deciso e radicale cambio di rotta può ora rimettere in discussione. Anche sulle Apuane è arrivato il momento che “si fottano i moderati”. L’unico modo per farlo quando è tempo di elezioni, è esprimere un voto per Potere al Popolo.
Non è dalle aule di tribunale che possiamo avere soddisfazione: sono le lotte quelle che alla fine possono cambiare veramente le cose. Ovadia è uno dei personaggi pubblici italiani che ha deciso di sostenere Potere al Popolo in un appello che vede le firme di oltre 200 intellettuali; tra gli altri Massimo Dapporto, Guido Viale, Vauro, Renzo Ulivieri, Citto Maselli, l’ex pm Peppino Di Lello (che lavorava nel pool antimafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino), ma anche Paolo Sollier, ex calciatore di serie A che divenne celebre per il saluto col pugno chiuso rivolto ai tifosi del Perugia (con relativo odio degli ultras della Lazio) .