Alla fine voterò Potere al Popolo e lo farò con una convinzione che aumenta di giorno in giorno e che mi ha portato ad atti eversivi come mettere un adesivo nell’androne del palazzo (un anonimo condomino ostile lo strappa e io lo rimetto, stanotte dopo la passeggiata canina, con fare rapido, ne metto un altro, poi se lo stacca l’ultimo lo metto la mattina del voto). La convinzione è fondata sul fatto che ogni riga che leggo di Potere al Popolo (non chiamatelo pap) non solo mi emoziona, ma dà il senso che le mie idee siano reali e realizzabili e quando non sono d’accordo è perché loro hanno posizioni più avanzate delle mie, su cui rifletto e resto in disaccordo ma non mi devo turare nulla. Voto coi pori aperti. Perché dopo venti anni esatti di voto utile adesso voglio un voto etico, perché dopo molte elezioni in cui non sapevo chi scegliere (e una volta sono tornato da Procida solo per scrivere sulla scheda Viva la Repubblica), adesso mi sento felicemente scelto da questa lista.
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