Il 4 dicembre 2016 abbiamo difeso e salvato la Costituzione, ma ora dobbiamo pretenderne l’applicazione.
Riportare la centralità dei “diritti fondamentali delle persone” – precedenti e prioritari al vincolo del pareggio di bilancio imposto alla Carta dall’Europa e dalla riforma del 2012 – è quanto si propone di fare la legge di iniziativa popolare che ripristina il dettato originario dell’articolo 81 e il rispetto di condizioni di esistenza per tutti/e che prevedano sanità, trasporti, diritto all’abitare, un ambiente non devastato dalla logica del profitto. E non sottovalutino istruzione, gratuita, pubblica, laica, pluralista e inclusiva, come previsto dalla legge di iniziativa popolare per la Scuola della Costituzione.
A quasi a metà della campagna di raccolta firme, Potere al Popolo! rilancia con convinzione un altro modello di società e di metodo, partecipato e “popolare”. Esempi di concrete possibili future azioni parlamentari, connesse con soggettività reali e percorsi sociali maturati democraticamente sotto il profilo giudico oltre che di movimento.
Si tratta in questo momento di provare con convinzione a riaccendere i riflettori su temi fondamentali, la democrazia, i tagli allo stato sociale, la scuola della Costituzione, sui quali vogliamo riaprire, una volta raggiunte le 50mila firme, mobilitazione, dibattito, iniziativa. Ma si tratta anche di chiedere a chi si sta candidando a governare – attraverso domande precise e testi che per il nuovo regolamento del Senato dovranno obbligatoriamente essere discussi nelle commissioni competenti – di uscire dalla ambiguità che ne ha caratterizzato la campagna elettorale: vogliamo sapere cosa pensano davvero dell’Europa e della cancellazione della legge 107 e dei suoi odiosi provvedimenti, come l’alternanza scuola-lavoro.
C’è bisogno di energia e convinzione per dare potere al popolo: firmiamo e facciamo firmare. Ribaltare il paradigma corrente, privatistico e classista, disinfestare lo spazio culturale e politico dal dominio del mercato, ricostruire l’equilibrio di diritti e poteri, restituire il sistema scolastico alla funzione di promozione del pensiero critico e della cittadinanza consapevole. Passaggi imprescindibili per concretizzare il modello di società che vogliamo.
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