La giornata di oggi si è aperta e si è conclusa con le violente e indiscriminate cariche alla manifestazione antifascista di Bologna. La prima volta un centinaio di persone che presidiavano la piazza dove si doveva tenere il comizio di Roberto Fiore, capo di Forza Nuova, sono stati attaccati dalla polizia con una ferocia inaudita. In serata, migliaia di persone accorse per ribadire solidarietà a chi la mattina era in piazza, sono state aggredite con nuove cariche e idranti sparati a freddo sulla folla.
A Bologna come a Pavia, Piacenza, Padova e tanti altri posti in Italia, le forze dell’ordine, invece di impedire l’apertura di sedi delle organizzazioni neofasciste e i comizi dei loro leader, si scagliano contro chi difende i valori antifascisti e antirazzisti su cui si basa la nostra Costituzione. Non solo brutale repressione poliziesca, ma vere e proprie rappresaglie montate nei giorni successivi. A Livorno, la popolazione ha osato sfidare pubblicamente la passerella elettorale di Giorgia Meloni, candidata premier di Fratelli d’Italia, ed è stata poi costretta a subire insulti, stigmatizzazioni a mezzo stampa, oltre che la minaccia di denunce e provvedimenti cautelari che potrebbero non tardare ad arrivare.
Tutto questo ci pare inaccettabile e paradossale. Violento è chi istiga al razzismo, al classismo, all’odio sociale, non certamente chi prova a denunciare pubblicamente il carattere neofascista di queste organizzazioni.
Non arretreremo di un millimetro, torniamo anzi a pretendere con ancora più forza l’immediata chiusura di tutte le sedi e la messa al bando delle organizzazioni neofasciste. Lo faremo nelle strade, con la nostra gente, lo facciamo quotidianamente battendoci sui territori per l’allargamento dei diritti, la costruzione di comunità solidali. Lo faremo finchè non l’otterremo.
A chi ha subito e sta subendo arresti, denunce, manganellate, la nostra solidarietà e il nostro abbraccio.
Potere al Popolo!