Il 17 dicembre a Roma più di 1000 persone provenienti da tutta Italia si sono presentate al teatro Ambra Jovinelli dove è stata lanciata la lista elettorale “Potere al Popolo”.
Un progetto nato dal basso su iniziativa dell’Ex Opg “Je so’ Pazzo” di Napoli e che ha ormai portato allo svolgimento di più di 70 assemblee territoriali in tutto il paese in meno di un mese. Nelle assemblee, a cui hanno partecipato centinaia di persone, sono state raccolte le proposte per il programma ormai definitivo e pubblicato sul sito.
L’assemblea ha visto la partecipazione di varie delegazione internazionali (un delegato dell’ambasciata palestinese, di France Insoumise e Unidos Podemos), di varie personalità del mondo dei movimenti sociali (Nicoletta Dosio dei No Tav, rappresentanti dei No Tap, Haidi Gaggio Giuliani…) di varie vertenze in corso nel mondo del lavoro e della scuola e di intellettuali e autori come Christian Raimo e Francesca Fornario.
“Finalmente parte in Italia un progetto politico in totale discontinuità col panorama politico attuale” dichiara Viola Carofalo, portavoce del progetto. “Abbiamo in programma di fare tutto al contrario. Per troppo tempo la sinistra a parole ha detto di voler difendere i lavoratori, l’ambiente e I diritti sociali e poi ha fatto il contrario approvando le peggiori riforme del lavoro, speculando sui territori con grandi opere inutili e senza un piano di prevenzione e messa in sicurezza del territorio, tagliando servizi pubblici essenziali e alimentando la crescita dei privati, mettendo quindi il profitto di pochi prima dei diritti di tutti.
Noi partiamo da chi nei territori non si è arreso e ha costruito reti di solidarietà e mutuo soccorso rispondendo ai bisogni delle persone con pratiche efficaci.
Si tratta di partire dall’applicazione dei principi della nostra Costituzione costruendo una rete collettiva che permetta la mobilitazione popolare e che attacchi finalmente la classe dirigente di questo paese promuovendo riforme per redistribuire la ricchezza e ampliare I meccanismi di partecipazione democratica e di controllo popolare dal basso sul funzionamento e l’efficienza di istituzioni pubbliche e private“.
Lunedì 18 è arrivato anche il sostegno diretto del leader di France Insoumise, Jean Luc Mélenchon, che dichiara “Noi non siamo più soli. Da ogni lato sorgono energie e raggruppamenti a vocazione tribunizia e popolare. La nostra lotta paziente e senza concessioni ha aumentato la fiducia in sé di coloro che non si sottomettono, tra tutti i popoli. E noi aumentiamo la nostra determinazione vedendoli sollevarsi“