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IERI IN PIAZZA NOI C’ERAVAMO: ECCO QUELLO CHE ABBIAMO VISTO!

Abbiamo visto migliaia di persone mettersi in viaggio da tutta Italia, e riempire una piazza, sfidando il divieto del Governo, respingendo al mittente l’assurda pretesa di limitare il diritto a opporsi a un genocidio in corso.

Abbiamo visto moltissimi giovani, e una città che ha risposto all’appello delle organizzazioni palestinesi in Italia e che ha ribadito che il governo e l’apparato militare industriale italiano sono complici di chi sta ammazzando impunemente persone innocenti e mettendo a ferro e fuoco il medioriente.

Di tutto questo, nei titoli e negli editoriali apparsi stamattina sulla stampa italiana, tranne rarissime eccezioni, non c’è traccia. Tanto i giornali di centrosinistra, quanto quelli di destra, fanno da megafono al Governo il cui unico scopo era quello di cancellare la voce di chi denuncia la complicità delle istituzioni italiane con il genocidio in corso.

Certo, abbiamo anche visto la violenza. Quella di migliaia di agenti che sigillano una piazza autorizzata, con un incredibile sfoggio muscolare e autoritario. Abbiamo visto le intimidazioni continue, i fermi preventivi e gravissimi che si sono tradotti in fogli di via per decine di persone, tra cui molti nostri compagni, a cui è stato, illegittimamente, impedito di partecipare alla piazza.
Abbiamo visto un governo che tollera i raduni neonazisti come quello di Acca Larenzia in nome della “libertà di manifestare” e criminalizza chi dissente dal suo operato.
Questi sono fatti. Cosi come è un fatto l’inconsistenza dell’opposizione di centrosinistra: fuori dalle piazze e senza una parola spesa contro il dispositivo repressivo, unico in Europa, messo in campo ieri. Fortunatamente, la maggioranza del paese è piu avanti del ceto politico che siede nelle istituzioni.
Questa è la consapevolezza che ci portiamo a casa da ieri. C’è un pezzo enorme della società italiana che rifiuta il ruolo dell’Italia e dell’Unione europea di financheggiamento e complicità con la politica criminale di Israele e degli Usa. Una fetta di popolo che rifiuta la politica autoritaria del Governo che non ha la possibilità di esprimersi.
Abbiamo il dovere di dare voce a queste persone e se il Governo pensa di farci desistere con fogli di via, manganelli e con il ddl liberticida 1660, beh, si sbaglia di grosso.

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