Fonte: GreenLeft
di Daniele Fulvi.
A Roma, il 17 dicembre, si è svolta la prima assemblea nazionale di Potere al Popolo, un nuovo movimento di base di sinistra che intende partecipare alle prossime elezioni politiche di marzo. Ma la nuova organizzazione mira anche a ridare nuova linfa vitale e una nuova prospettiva alla sinistra radicale italiana.
L’assemblea, alla quale hanno partecipato migliaia di persone, è stata emozionante e stimolante. Vi hanno preso parte tutte le organizzazioni e i partiti comunisti italiani, così come gruppi ambientalisti, centri sociali e sindacati. Erano inoltre presenti molti ospiti internazionali, tra i quali una delegazione palestinese, il Partito Comunista Spagnolo e Izquierda Unida, il Partito della Sinistra Europea e France Insoumise (il partito di Jean-Luc Mélenchon). In più, Mélenchon stesso ha salutato l’assemblea con un’entusiasta dichiarazione ufficiale sul suo sito internet.
L’essenza fondamentale di Potere al Popolo non risiede nei giochi di potere della generazione più vecchia di politici, quanto piuttosto nella forza e nell’entusiasmo delle nuove generazioni di lavoratori, studenti e militanti. Questa è la ragione per la quale uno dei temi centrali nell’agenda politica di Potere al Popolo è metter su un progetto politico di lungo termine. Lo scopo non è solo quello di correre alle prossime elezioni, ma di permettere al popolo italiano di diventare attivamente e in maniera definitiva l’organo decisore nella vita politica italiana.
Questo movimento politico, infatti, si basa sui principi di giustizia sociale, solidarietà ed uguaglianza. Inoltre, Potere al Popolo è la sola formazione politica la cui agenda preveda esplicitamente la difesa (e in alcuni casi il ripristino) dei diritti dei lavoratori, che sono stati costantemente attaccati e ridotti dal governo. Potere al Popolo si rifiuta anche di attaccare migranti e rifugiati, chiedendo invece un sistema di accoglienza più equo e umano.
In particolare, si rifiuta fermamente di legittimare l’attuale accordo sui flussi migratori tra Italia e Libia, in base al quale, allo scopo di impedire ai migranti di raggiungere l’Europa, coloro i quali tentano di emigrare vengono imprigionati in centri di detenzione libici e privati dei loro diritti umani. Diritti umani e civili sono un punto cruciale nel programma di Potere al Popolo, che si propone anche di lottare contro le discriminazioni nei confronti della comunità LGBTQI e di equiparare definitivamente le varie forme di matrimonio. Tra l’altro, Potere al Popolo ambisce al disarmo e alla pace, in conformità con la Costituzione italiana, e a rendere l’istruzione gratuita ed accessibile a tutti.
L’istruzione gratuita è parte del processo di redistribuzione della ricchezza e di rifiuto delle politiche di austerity, che sono principi di fondo del nuovo movimento politico. Allo stato attuale, Potere al Popolo rappresenta l’unica alternativa di sinistra nel panorama politico italiano.
Il Partito Democratico (PD) ha infatti completamente rinnegato il suo passato comunista, appoggiando convintamente le politiche neoliberali dell’Unione Europea. Per contro, un altro nuovo movimento, chiamato Liberi e Uguali e guidato dal Presidente del Senato Pietro Grasso (un ex membro del PD), non può essere considerato un vero partito di sinistra.
E’ l’assembramento di un’élite politica tradizionale senza partecipazione dal basso né coinvolgimento dei cittadini. I fondatori di Liberi e Uguali hanno infatti deliberatamente escluso ogni organizzazione sociale e ambientalista della sinistra radicale dal loro partito. Ciò dimostra chiaramente che il loro scopo non è quello di dare voce alla gente, bensì formare un’alleanza di governo con i Democratici e altri moderati dopo le elezioni, ripetendo gli stessi errori del centro-sinistra italiano. Con l’avvicinarsi delle elezioni politiche, Potere al Popolo si trova ad affrontare sfide importanti.
La chiave sarà provare ad ottenere il supporto dei millennials che votano per la prima volta e degli astenuti, cioè quelle persone che hanno perso fiducia nella vecchia classe politica e non votano più. Potere al Popolo è anche l’alternativa più efficace e praticabile alla crescita del neofascismo, che sta mettendo in pericolo la democrazia italiana e europea. Potere al Popolo rappresenta l’unico modo attraverso il quale sconfiggere definitivamente il neo-fascismo, rafforzando significativamente la democrazia e restituendo voce e peso politico alla gente. La vera forza del movimento è la vasta partecipazione popolare e il gran numero di militanti, il che significa che si può essere ottimisti.
Questi militanti hanno il solo interesse di costruire un futuro migliore per l’Italia e per l’Europa, senza essere ossessivamente concentrati sulla loro futura carriera politica. E’ ovvio che un progetto così ambizioso, vale a dire ripristinare uguaglianza e giustizia sociale in Italia, richiederà molto tempo, ma l’entusiasmo giovanile di Potere al Popolo è di buon auspicio per l’Italia, indipendentemente dal risultato delle prossime elezioni.