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Fulvio Vitagliano: 370mila voti non sono pochi

Secondo me 370mila voti non sono pochi. Non sono tanti quanti si sperava, ma non sono pochi per un progetto nuovo, partito da pochi mesi e con pochi mezzi, ma che diffonde entusiasmo. E non sono neanche voti di soli militanti, come pure qualche critico ha sostenuto – se cosi fosse, peraltro, con 370mila militanti fai la rivoluzione, altro che rappresentanza parlamentare.

Forse sarò un illuso ma vedo il bicchiere mezzo pieno, e comunque dobbiamo ringraziare Viola e tutti gli altri che si spendono e ci mettono la faccia anche solo per darci una speranza. La pagina ufficiale FB ha raggiunto gli 85mila contatti ed è in crescita costante, così come il gruppo che conta più di 11mila iscritti. Ma quel che è più importante è che tante persone con Potere al Popolo hanno ritrovato la casa politica che avevano perso, e questa è una cosa che nessun altro partito, oggi, può vantare, e che non si misura solo con i numeri.

Ciò detto, invio qualche proposta che secondo me potrebbe essere utile per strutturare Potere al Popolo:

  1. Indire un tesseramento, magari non vincolante e informale, che consentirebbe la raccolta di fondi necessari alle attività (il contributo potrebbe essere di 10€ all’anno per studenti e disoccupati e 30€ all’anno per lavoratori), rafforzerebbe il senso di appartenenza alla comunità e darebbe la possibilità di contribuire al progetto anche a chi vive in centri più isolati o comunque lontani da nodi territoriali di PaP. I soldi verrebbero gestiti dal singolo nodo territoriale che ha emesso la tessera. Se questa pratica dovesse risultare datata e controproducente, comunque studiare una qualche forma associativa nuova e originale.
  2. Realizzare una lista, completa e dettagliata, di tutte le realtà che compongono Potere al Popolo – Centri sociali, Partiti politici, Collettivi, Comitati di Lotta, Sindacati, Associazioni – divisa per Regioni, in modo da dare una indicazione a chi vuole conoscere il nodo territoriale più vicino e avere contezza della strutturazione della rete territoriale di PaP. Tale lista dovrebbe essere aggiornata man mano che nuove realtà entrano in Pap o ne escono.
  3. Parallelamente alla lista di cui sopra, potrebbe essere realizzata anche una mappa, magari fatta in modo simpatico, colorata, con bandierine rosse o stelline rosse a simboleggiare i vari nodi di PaP sparsi per la penisola: la fantasia dei compagni grafici è tanta e di qualità!
  4. A livello più strettamente operativo, secondo me occorrerebbe intensificare i volantinaggi davanti ai Centri Commerciali, sia ai clienti che ai lavoratori della struttura. La classe lavoratrice oggi è disunita ed ha una composizione spuria e i Centri Commerciali sono brutti posti, ma purtroppo è lì che oggi si sono trasferite le nuove aree di socialità soprattutto per chi vive in provincia, la cosiddetta “Italia profonda”. Quindi, può essere utile prevedere ad esempio un volantinaggio al mese, nei fine settimana, davanti ad un Centro Commerciale, anche in periodi distanti dalle elezioni, per cominciare a veicolare qualche idea in controtendenza rispetto alla narrazione di regime e a lanciare qualche parola d’ordine su temi a noi cari, per raggiungere un tipo di persone che altrimenti difficilmente riusciremmo ad agganciare. Ovviamente i volantini andranno scritti in modo chiaro, semplice e diretto, senza inutili papielli ideologici che la gente non legge, devono essere colorati e attrattivi e far riconoscere senza difficoltà Potere al Popolo. Su dieci persone che ricevono il volantino, nove lo butteranno via ma uno lo leggerà, e magari scoprirà un diritto che non sapeva di avere o una magagna dei politici che prima ignorava, così sarà portato ad interessarsi a chi ha scritto il volantino e conoscerà Potere al Popolo.

Grazie per l’attenzione e Potere al Popolo!

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