Ieri alle 18.30 abbiamo iniziato la raccolta beni alla Casa del Popolo il Campino. Come ci aspettavamo, la solidarietà si è mossa velocemente: in poco meno di due ore abbiamo raccolto quasi 20 litri di latte, scatole di the e zucchero, molte coperte, vestiario pesante da uomo e da donna.
Ci siamo divisi in 3 squadre di distribuzione, coprendo le zone tra Firenze Nord, Centro e Oltrarno, Campo di Marte. La maggior parte delle persone che abbiamo trovato in strada si sono radunate nella zona di Campo di Marte: abbiamo distribuito latte caldo e coperte a diverse persone che avevano trovato riparo in zone meno esposte al gelo o che si raccoglievano nei punti dove altre associazioni, in particolare quelle cattoliche, distribuivano bevande e cibo caldo. Va detto infatti che molti si sono attivati per l’emergenza freddo e abbiamo incrociato altri gruppi di solidali, tutti consapevoli che si può fare la differenza tra la vita e la morte in questi casi (e già si registrano le prime vittime in Italia per il freddo; sì, nel 2018).
Oltre a Campo di Marte, molti singoli cercano riparo sotto i portici o piccole tettoie, ma il vento freddo è veramente mortificante. Come lo sono le loro storie, storie di chi ha perso il lavoro, poi la casa, o di chi non ce l’ha fatta a pagare l’affitto con la pensione sociale, e dorme fuori o in macchina. Adam vive da 4 anni in un parco. Per lui non c’è emergenza freddo: è organizzato, si è abituato, ha ringraziato per l’aiuto, ma non concepisce il concetto di emergenza. “Son sempre qui io”. Luca invece vive in una zona famosa per i blitz “anti degrado”: c’è rimasto solo lui lì, fiorentino doc, gli altri sono andati via esasperati. Ci ringrazia e parliamo di conoscenze comuni. Qualche anno fa aveva trovato aiuto e sostegno dal Movimento di Lotta per la casa, poi lo sgombero della sua occupazione, quindi la strada. Un altro signore dorme in pieno centro: lo troviamo tremante con due coperte sole, il suo stomaco non regge nemmeno un pò di latte caldo. Gli promettiamo che torneremo da lui l’indomani (stasera), accampato sotto uno sbrilluccicante porticato, mentre qualche frequentatore dei localini di zona gli gira alla larga.
Scandagliamo anche le zone dove storicamente a Firenze si vedevano persone in difficoltà e dove oggi gli effetti del Decreto Minniti si sentono tutti: il centro è quasi del tutto svuotato dagli “impresentabili”. Si radunano in periferia, spesso fuori anche dalla periferia (qualcuno ci suggerisce di fare un giro nei capannoni abbandonati appena fuori città: pare che gli scacciati dalle zone vetrina della città si stiano trasferendo. Basta far mente locale per notare che dallo scorso anno sono rimbalzate sui giornali non poche notizie di capannoni occupati, incendi e purtroppo anche morti, a Firenze e dintorni).
Ci colpisce forte il senso di insufficienza di quello che stiamo facendo: una coperta e un pò di latte caldo aiutano certo, ma non risolvono il problema. L’emergenza non è infatti il freddo, quanto una città con tante case senza gente e con tanta gente senza casa: indirizziamo alcune delle persone che incontriamo agli sportelli di lotta per la casa, qualcun altro ci chiede di contattare per lui le strutture comunali e/o i nuovi dormitori aperti.
Anche stasera saremo in giro, ci sono altre segnalazioni da verificare, alcune richieste già fatte. Per dare una mano:
DALLE 18:30 SAREMO DI NUOVO ALLA CASA DEL POPOLO IL CAMPINO-LE PANCHE, proseguendo la raccolta. Per le 20 usciranno le squadre e vi aggiorneremo.
Grazie a tutti coloro che hanno donato qualcosa, grazie a chi si è precipitato partendo perfino da Scarperia con un carico di vestiario e coperte: beni rimasti dopo la raccolta per il terremoto che ha squassato il Centro Italia. Perchè la solidarietà e il mutualismo sono un circolo che non finisce mai.
Uniti siamo tutto