Non bisogna avere paura, noi non abbiamo paura!
E’ soprattutto questo quello che ci sentiamo di dire a caldo a tante persone che oggi sono sgomente, che pensano che non si possa più far niente, che immaginano il paese nelle mani di Salvini.
Non è così. In questi anni abbiamo visto tanti partiti e leader crescere rapidamente, essere investiti di aspettative enormi, e poi sgonfiarsi. E’ successo al PD di Renzi, è successo al 5 Stelle. Potrebbe succedere ancora.
Salvini capitalizza l’incapacità dei 5 Stelle, il loro vuoto ideologico, il loro non essere “né di destra né di sinistra”, che è il miglior regalo che si possa sempre fare alla destra.
Salvini capitalizza la visibilità che tutti i media, compresi quelli “di sinistra” che speravano di far crescere il voto antifascista al PD, gli hanno dato per un anno.
Salvini riesce ad attizzare i suoi nella rassegnazione e nell’astensione soprattutto del Sud, tradito dai 5 Stelle, ma il paese è lungi dall’essere leghista.
Certo, siamo davanti a un problema. Salvini è pericoloso, il suo mix di fascismo, tradizionalismo cattolico, rapporti con i poteri forti, sta peraltro dentro una tendenza europea.
Ma proprio per questo, per combattere quest’ombra nera sul continente, non servono le vecchie formule. Non si può stare in mezzo al guado, essere ambigui, inseguire i propri piccoli interessi.
Serve gente decisa, serve radicarsi sul territorio, serve mettere in rete tante forme di resistenza che in Italia ci sono e di cui nessuno parla. Le Case del Popolo, il sindacalismo di lotta, le piazze che abbiamo visto in queste settimane…
Tutto il contrario di quello che abbiamo visto fare a La Sinistra. Che ha ancora una volta riproposto le vecchie formule: tutto gestito dall’alto, da un ceto politico che sta lì da 20 anni a collezionare sconfitte, una lista elettorale senza progetto, senza entusiasmo, che si proponeva come alternativa al PD mentre sul livello locale andava alleata con il PD…
Una lista che aveva voluto escludere Potere al Popolo!, Luigi De Magistris e altre esperienze locali e reti civiche, i giovani che oggi si interessano di politica, pensando che tanto avrebbero preso quei voti perché loro erano “la Sinistra”.
Questo vecchio mondo non esiste più. Non deve esistere più. Per combattere questa sorta di nuovo fascismo serve che una nuova generazione scenda in campo, che le energie tappate da queste organizzazioni si liberino e possano esprimere la loro creatività.
Anche per questo vi aspettiamo domenica 23 giugno per una grande ASSEMBLEA NAZIONALE in cui farci sentire, confrontarci, stringere i ranghi per affrontare la battaglia.
Nel frattempo, veniteci a trovare nelle nostre sedi: già da oggi ci trovate aperti su tutti i territori, con le nostre attività, i nostri sportelli! Abbiamo un potere, anche se non lo sappiamo. Incontriamoci, organizziamoci, e usiamolo!