È notte quando tra le tende del nostro campeggio alcuni cellulari cominciano a vibrare compulsivamente. A chi legge i messaggi la smorfia di sonno si trasforma ben presto nello splendore di un sorriso. Liberatore. Perché quei messaggi, quel tam tam notturno, annunciano proprio una liberazione: quella delle 150 persone ancora a bordo della Diciotti, ostaggi del governo italiano.
È una bella notizia.
Ma ci sarà da lottare ancora. E tanto. Il nostro antirazzismo non è quello di chi getta uno sguardo caritatevole sul migrante, di chi lo considera una categoria speciale da salvaguardare. Il nostro è lo sguardo di chi abbraccia un collega di lavoro, uno sfruttato come noi.
#Primaglisfruttati, bianchi, gialli o a pallini che siano!
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