Il 2019 sarà una tornata importante per le amministrative, con 3800 comuni circa che andranno al voto. In molti dai territori ci chiedono: cosa deve fare Potere al popolo? Con questo documento proviamo a dare qualche indicazione e qualche consiglio. Democrazia di base e azione comune dei territori: queste sono le parole chiave per “fare tutto al contrario” anche nelle elezioni amministrative. Cosa significa?
- Fase di Potere al Popolo ed elezioni amministrative. In questi mesi siamo impegnati nella strutturazione e nel radicamento della nostra organizzazione: riapertura delle adesioni, creazione di nuove Case del Popolo, mappatura dei territori, costruzione di reti sociali e politiche con i soggetti presenti e attivi sui territori. Le elezioni amministrative si inseriscono in questo contesto e nella stessa linea strategica: ampliare i contatti, aumentare la forza, allargare il fronte di azione su vertenze e problematiche territoriali.
- Il senso delle elezioni. Le elezioni non rappresentano il fine ultimo né unico di Potere al Popolo, ma piuttosto un passaggio utile a sviluppare e consolidare il radicamento del nostro progetto sui territori. Ci consentono di far arrivare i nostri contenuti a tanta gente, che sappiamo purtroppo interessarsi attivamente alla politica solo in prossimità delle scadenze elettorali; sono un’occasione per studiare meglio il territorio in cui militiamo e individuare meglio i nodi su cui possiamo operare delle rotture, far nascere qualche mobilitazione e magari ottenere dei piccoli ma concreti risultati, dando al nostro popolo fiducia nelle sue possibilità; sono infine una opportunità per far conoscere quello che facciamo ogni giorno. Quello elettorale non deve dunque essere un momento in contraddizione con le campagne che conduciamo, con le attività mutualistiche e con il sostegno e il contributo che forniamo alle lotte sociali. Esso rappresenta, semmai, un momento di visibilità per questi aspetti fondamentali della nostra militanza, e un modo per marcare la nostra diversità rispetto alle altre forze politiche. Per questo motivo, è fondamentale dare alle elezioni il giusto peso, evitare faglie intestine, rotture individuali o conflitti insanabili solo perché è stata presa una scelta collettiva che non condividiamo: il tempo per mettere a verifica c’è sempre, ed è più utile infervorarsi e discutere su aspetti ben più fondamentali per un progetto a lungo termine come il nostro.
- Per le realtà che intendono costruire una proposta elettorale: due nodi di lavoro. Pur con le specificità di ogni territorio, possiamo dire che a ogni latitudine l’elezione amministrativa permetta di perseguire due obiettivi strategici:
- Costruire l’identità politica territoriale di Potere al Popolo: consolidare i rapporti tra i compagn@, aggregare e coinvolgere nuovi militanti, elaborare contenuti, far convergere idee, analisi ed esperienze cittadine;
- Lanciare una sfida egemonica all’interno del campo della sinistra che consenta di individuare in Potere al Popolo (e ne@ compagn@ che ne fanno parte) il punto di riferimento ideale per la costruzione di un’alternativa reale e concreta alle politiche affaristiche e predatorie che da sempre soffocano i nostri territori e le nostre città
- Potere all’assemblea! La decisione se partecipare o meno alle elezioni amministrative compete esclusivamente alle assemblee territoriali di Potere al Popolo. “Fare tutto al contrario” significa dare spazio e sovranità decisionale a chi i territori li vive, costruendo relazioni politiche e attivando spazi mutualistici, di resistenza e cambiamento quotidiano. Analogamente, sta all’assemblea territoriale individuare i temi centrali della campagna elettorale, il programma e le candidature. Abbiamo deciso dunque di individuare una griglia di caratteristiche minime imprescindibili che devono avere le liste da noi sostenute, lasciando piena autonomia su tutto il resto:
– Mai con PD e M5S. Le liste di Potere al Popolo (o sostenute dalle assemblee territoriali di Pap) devono essere assolutamente alternative tanto alle destre, quanto al Movimento 5 Stelle e al Partito Democratico. Potere al Popolo non può sostenere queste opzioni politiche in nessun caso, neanche all’eventuale secondo turno.
– Le liste popolari. Ove possibile, andiamo col nostro simbolo. Le liste con il simbolo di Potere al Popolo a qualunque livello sono la prima e più incisiva modalità di partecipazione al voto. Rientrano nel fronte delle liste popolari anche le liste civiche esplicitamente sostenute dall’assemblea territoriale di Potere al Popolo, al fine di allargare il campo di lavoro e la forza della proposta politica. Nel caso in cui non ci sia la forza per presentare il simbolo di Potere al Popolo, o nel caso in cui la lista di Potere al Popolo sia apparentata con altre liste, le assemblee territoriali che appoggeranno e contribuiranno alla realizzazione delle liste popolari si impegneranno, già nella fase interlocutoria con le altre organizzazioni (partiti o liste civiche), a tener conto delle indicazioni contenute nel punto precedente e a raggiungere eventuali accordi solo sulla base di contenuti politici e programmatici alternativi al M5S, al centrodestra e al centrosinistra.– Liste civiche senza sostegno. Qualora dovesse esserci la presentazione di una lista senza il chiaro sostegno di Potere al Popolo (ma con la candidatura di alcun@ compagn@ dell’assemblea territoriale), questa lista non farà parte del fronte delle “liste popolari” individuate a livello nazionale.
La politica non inizia e non finisce con le elezioni amministrative, ma questa primavera può rappresentare un momento di ulteriore crescita per il nostro movimento. Potere al Popolo è un bambino che sta crescendo e ha imparato a camminare, ma nulla impedisce che non possa già cominciare a correre.