Fonte: Corriere della Sera
di Monica Guerzoni
Citto Maselli, si candida?
«Non ci penso nemmeno, sto preparando un film», ride il regista romano, 87 anni.
Perché ha firmato (per primo) l’appello per la lista Potere al popolo?
«È il momento di scendere in campo. Tutti i lavoratori della cultura hanno il dovere etico di proporre un progetto di società alternativo al neoliberismo dei governi di centrodestra e centrosinistra».
Deluso dal Pd di Renzi?
«Deluso no, perché non ho mai creduto in lui».
E Pietro Grasso?
«D’Alema e Bersani vogliono solo tornare indietro, nel partito di centro da cui sono venuti.
Mentre la nostra è una forza di sinistra vera, fondata su parole come lavoro, uguaglianza, diritti, antifascismo».
Liberi e uguali sono preoccupati per i voti che rischiano di perdere a causa vostra…
«Non siamo nati per danneggiare gli altri, ma per portare in Parlamento la voce degli umiliati e offesi. Purtroppo c’è una censura terribile, sono indignato».
Qual è il minore dei mali, Berlusconi o Grillo?
«Non sono d’accordo con Scalfari, preferisco i cinquestelle. Sono complicati, ma hanno gente interessante».
Non siete stati zitti troppo a lungo?
«Tra gli intellettuali c’è una delusione generale, basti pensare a quello che hanno combinato sulla scuola gli ultimi governi».