Anche a Natale supportiamo la Palestina.
Il 20 e 21 dicembre in tutta Italia mettiamo in atto azioni di boicottaggio con le aziende complici di Israele.
Mentre nel nostro Occidente va avanti lo shopping natalizio, non possiamo dimenticarci che a poca distanza da casa nostra è in corso un genocidio. È di pochi giorni fa il bombardamento dei profughi accampati nelle tende a Muwasi o nel campo profughi di Nuseirat, nella striscia di Gaza. Il conto delle morti è impressionante e prosegue inesorabile: 45mila persone sono state uccide di cui 17mila sono bambini, la stragrande maggioranza degli edifici sono stati distrutti e la popolazione è assediata e priva di beni alimentari di prima necessità.
Fuori da Gaza, in Cisgiordania e in tutto il Medio Oriente, Israele continua ad essere un attore di apartheid, di guerra e di destabilizzazione, ora anche in Siria dove l’aviazione ha condotto oltre 300 attacchi.
Di fronte a tutto ciò la Corte di Giustizia Internazionale parla di possibile genocidio e la Corte Penale Internazionale ha condannato il primo ministro Israeliano Netanyahu per crimini contro l’umanità. Le nostre istituzioni purtroppo tacciono e continuano a supportare tacitamente Israele. Chiunque protesti viene additato come antisemita.
Noi non vogliamo restare in silenzio! Dopo il corteo del 30 novembre che ha portato 25mila persone nelle strade di Roma, abbiamo lanciato una due giorni di boicottaggio delle aziende e delle istituzioni che commerciano con Israele.
- denunciamo tutti gli accordi tra Italia e Israele, a partire dall’autorizzazione alla vendita di armi italiane a Israele;
- denunciamo gli accordi accademici tra le nostre università e le università israeliane, complici del genocidio;
- boicottiamo i prodotti di quelle aziende come Carrefour, Mcdonalds, Burger King, Hp, Puma e tutti quei prodotti provenienti da Israele, spesso prodotti nei Territori Palestinesi Occupati, il cui codice a barre inizia per 729
Verso una rete nazionale Antisionista e Anticolonialista