A un mese e mezzo dalle elezioni, “esplorare” non basta più!
Non basta a fronte delle promesse che sono state fatte in campagna elettorale, e che sono state decisive per raccogliere il consenso degli elettori.
Non basta neppure di fronte ad atti di enorme impatto sulla vita delle persone, quale sarà la predisposizione della prossima legge di bilancio, preceduta dalla approvazione del Def.
C’è oggi in Parlamento una maggioranza di elette e eletti che hanno fatto dell’abolizione della controriforma Fornero uno degli impegni principali.
Si dia coerente attuazione a questo impegno, abrogando una delle leggi peggiori della storia della Repubblica, che ha conseguenze disastrose sulla vita delle persone.
Una legge che ha portato l’età pensionabile ai livelli più alti d’Europa, che tiene incatenati al lavoro in età avanzata quando si avrebbe diritto al riposo, che si accanisce in particolar modo contro le donne ed impedisce ai giovani di accedere al mondo del lavoro bloccandone il turn-over.
E si predisponga un Def che disinneschi le cosiddette “clausole di salvaguardia”: gli aumenti dell’Iva che scatteranno a partire dal 2019, con un aggravio medio di 320 euro a famiglia, ma che soprattutto colpiranno i cittadini in maniera indifferenziata e quindi massimamente iniqua.
Questo senza imbrogliare con tagli alternativi sui servizi e sullo stato sociale. Si dica semplicemente No all’aumento dell’IVA rifiutando i diktat della Commissione UE, come la maggioranza degli eletti in questo parlamento, durante la campagna elettorale, aveva affermato di voler fare.
Il gioco dei traccheggi e dei rimandi non è a costo zero per chi aspetta risposte. C’è un Parlamento regolarmente eletto e che dovrebbe sentire l’urgenza di darle quelle risposte.
Quanto al reperimento delle risorse necessarie, vi diamo qualche consiglio.
Il recupero di 1/10 dell’evasione fiscale annua, il ripristino della tassazione sui profitti delle imprese almeno ad un livello precedente i tagli decisi dal governo Renzi, il ripristino della tassazione sulle prime case di lusso, il taglio del 20% delle spese militari, sarebbero sufficienti a coprire un intervento di questa natura.
Ovviamente c’è molto altro su cui è necessario intervenire, a partire dal rispristino della progressività dell’intero sistema fiscale e dall’introduzione di una imposta patrimoniale sul 5% più ricco della popolazione che da solo detiene il 40% della ricchezza.
E c’è molto da fare nella radicale rimessa in discussione e nella disobbedienza ai vincoli insostenibili dei trattati europei.
Ci siamo fermati alle cose più ovvie.
Quello che non è accettabile è che forze come Lega e Movimento 5 Stelle, che hanno promesso in questi anni ed in tutta la campagna elettorale che avrebbero abolito la legge Fornero, sembrino ora dimenticarsene, continuando nel gioco vuoto delle dichiarazioni.
ABROGATE LA FORNERO! IN PARLAMENTO C’È LA MAGGIORANZA PER FARLO! FATELO!