Una piccola bella notizia in mezzo a tante cattive!
Insieme alle elezioni europee, domenica si è votato anche per il rinnovo di tanti comuni italiani. Come Potere al Popolo siamo riusciti a partecipare in 14 comuni, Firenze e Livorno fra i più grandi. E il risultato è stato positivo.
Già le precedenti amministrative 2018 ci confermavano che, dopo il risultato iniziale del 4 marzo 2018, sui territori eravamo in crescita. Negli undici comuni in cui ci eravamo presentati avevamo raddoppiato i voti delle politiche, ottenendo risultati incoraggianti. A questa tornata riusciamo persino ad andare oltre, partecipando in 14 comuni ed eleggendo dei consiglieri!
Una cosa importantissima per noi che ci proponiamo innanzitutto di costruire comunità, radicare sui territori un modo diverso di fare politica, praticare il controllo popolare, usare le istituzioni di prossimità per far partecipare i cittadini e migliorarne la qualità della vita anche nelle piccole cose. Perché, insieme alle Case del Popolo, al mutualismo, e alle lotte per il lavoro e per l’ambiente, questo è un altro tassello del potere popolare che dobbiamo subito sviluppare!
Aspettiamo ancora gli ultimi risultati, ma eleggiamo un consigliere comunale a San Giorgio Bigarello (Mantova), dove prendiamo il 7,43%; quattro consiglieri a Santa Sofia (Cesena), dove prendiamo l’8,17%, un consigliere a Castelnuovo Berardenga (Siena), dove prendiamo il 7,05%, una consigliera ad Appignano, dove prendiamo il 14,14%.
A Firenze sfioriamo il 2% (3384 preferenze) ed eleggiamo con il 12% un consigliere di quartiere; a Livorno, dove facciamo il 5% (4030 preferenze), forse una consigliera comunale (questo dipenderà dall’esito del ballottaggio).
Insomma, circa 8 consiglieri comunali e uno di municipalità, che si vanno ad aggiungere ad altri che, eletti in questi anni con liste civiche, aderiscono oggi a Potere al Popolo: un primo drappello di “amministratori popolari” che a breve aprirà su questo tema spazi di confronto a livello nazionale.
Inoltre in molti comuni abbiamo appoggiato liste civiche che hanno fatto bei risultati, in totale controtendenza con la sinistra alle europee, eleggendo altri consiglieri “amici”: come a Firenze, dove si è fatto il 7% e dove oltre alla candidata sindaca Antonella Bundu è stato eletto un consigliere di Firenze Città Aperta, a Livorno dove si è totalizzato il 15% e oltre al candidato sindaco Marco Bruciati è stato eletto un consigliere di Buongiorno Livorno, a Ciampino dove è entrato in consiglio il candidato sindaco Dario Rose (coalizione: 6,41%), a San Miniato dove la lista “Cambiamenti” ha eletto con il 17,26%.
Siamo cresciuti anche a Formigine (Sassuolo), dallo 0,93% delle politiche al 2,11, a Bagno a Ripoli (Firenze), dal 2,53% al 3,3%, a Figline e Incisa Val D’arno (Firenze), dall’1,62% al 2,26%, a Ciampino (Roma), dall’1,97% al 4,07%. Più difficile la situazione a Monterotondo (0,87), Tivoli (0,65) ed Aversa (1,1). Ma, al di là del risultato elettorale, la cosa più importante è che dove abbiamo presentato delle liste si sono aggregate persone, molti giovani, e tanti ci hanno conosciuto per la prima volta.
Certo, è un piccolo test, parliamo ancora di pochissimi comuni e di percentuali ancora insufficienti per determinare il cambiamento che vogliamo. Ma non possiamo non essere contenti.
Innanzitutto perché siamo la forza politica più giovane d’Italia, sia per nascita che per anagrafe, e quindi non abbiamo rapporti consolidati sui territori, molti ancora non ci conoscono etc. Soprattutto perché per assemblee e nodi locali ancora piccoli come i nostri è difficile, senza fondi e senza coperture mediatiche, affrontare due campagne elettorali nel giro di un anno.
In secondo luogo perché, dopo il voto del 4 marzo 2018 e dopo la mancata presentazione alle europee, in tanti ci davano per morti, e invece continuiamo ad aprire Case del Popolo, diamo continuità al simbolo, entriamo nelle istituzioni. Potere al Popolo non è mai stato un cartello elettorale e lo sta dimostrando.
In terzo luogo perché è difficile votare un partito piccolo, in tempi in cui la competizione politica si è ormai ridotta a tre soggetti ed è stata interiorizzata la logica del “voto utile”. Invece molte persone hanno deciso di votarci sia per i valori che per il lavoro materiale che portiamo avanti, perché sapevano che, eletti o non eletti, li avremmo rappresentati.
Infine, questi risultati sono un bel segnale rispetto a quest’ombra nera che ha investito l’Europa e che si riflette anche sui piccoli territori.
Anche per questo facciamo i complimenti e mandiamo un abbraccio a tutte e tutti quelli che si sono impegnati nel presentare le liste, e ringraziamo le 12.000 persone che hanno creduto in noi. Facciamo i migliori auguri a chi ha eletto, perché sappiamo che nel fare controllo popolare, nel fare opposizione, avranno contro i poteri che governano i territori: a loro non dovrà mancare il nostro sostegno, saranno i rappresentanti di una comunità.
Invitiamo tutte e tutti a cogliere questo segnale positivo per aprire Case del Popolo, sedi locali, continuare con i banchetti in piazza e con l’inchiesta sociale. La strada intrapresa è quella giusta, finalmente in controtendenza con tante cose viste in quest’ultimo decennio. Ci vuole un po’ di tempo ma a poco a poco trasformeremo il sogno in realtà.