Potere al Popolo! è al fianco delle migliaia di lavoratrici e lavoratori stagionali dei trasporti che, a più di un mese dal lockdown, continuano a essere invisibili alle istituzioni di ogni ordine e grado.
Non esistono per il Governo, che non li ha inclusi nel decreto Cura Italia. Non compaiono, infatti, tra i possibili destinatari del bonus una tantum da 600€ pur destinato, invece, agli stagionali del turismo.
Non esistono per gran parte delle Regioni, i cui provvedimenti di carattere sociale ricalcano in questa inaccettabile dimenticanza quelli del Governo Conte.
Eppure sono quegli uomini e quelle donne che hanno reso possibile il boom del turismo, il boom del traffico passeggeri negli aeroporti, la movimentazione delle merci, l’implementazione delle misure di sicurezza. Sono stati fino all’altro ieri carne viva della trama produttiva del nostro Paese e ora, improvvisamente, vengono gettati nel dimenticatoio.
Tra pochi giorni sarà prodotto un nuovo decreto governativo, quello che da tempo la stampa chiama “Decreto Aprile”. Potere al Popolo! sostiene la rivendicazione delle lavoratrici e dei lavoratori stagionali dei trasporti, così come delle altre categorie barbaramente escluse da ogni forma di sostegno ad oggi esistenti, a essere inseriti accanto agli stagionali del turismo per poter ottenere il bonus da 800€ che pare sarà previsto. Allo stesso tempo, riteniamo che sia necessario l’allungamento della NASPI così da superare limiti temporali ormai esauriti e che hanno gettato migliaia di persone nel baratro del “reddito zero”.
Se oggi migliaia di uomini e donne si trovano in questo limbo, nel dimenticatoio della politica istituzionale nazionale e locale, è perché nel nostro Paese i Governi di ogni colore politico hanno permesso costantemente un progressivo smantellamento dei diritti e delle tutele dei lavoratori.
Se oggi migliaia di stagionali dei trasporti, accanto purtroppo a tantissimi altri, si trovano senza alcuna forma di reddito è perché sono stati precarizzati e trasformati in merce “usa e getta”. La battaglia che stanno portando avanti non è solo per mettere il piatto a tavola oggi, ma è per ottenere una giustizia sociale per troppo tempo negata con le scuse più bislacche.
Boom o crisi a pagare i costi dello sviluppo o della recessione sono sempre i lavoratori.
Per questo Potere al Popolo non sogna un semplice ritorno alla normalità, perché la normalità era già un problema per molti, un’opportunità di enormi guadagni solo per pochi.