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A SOSTEGNO DELLO SCIOPERO DEI MEDICI E DI TUTTI GLI OPERATORI SANITARI!

sanità deve far rima con prossimità

Dall’inizio dell’anno si stanno verificando alcune importanti iniziative del personale sanitario, messo a dura prova da due anni di lotta contro la pandemia/sindemia da covid-19.

In particolare, i medici ospedalieri chiedono l’aumento della pianta organica, perché a fronte di una pandemia/sindemia che dura da 2 anni, non ne possono più di fare turni su turni, di essere ricattati dalle varie ATS e a volte sospesi se solo si osano parlare (senza dimenticare le vittime di covid tra il personale sanitario nel 2020 per la insufficiente dotazione di dispositivi di protezione individuali e la mancanza di indicazioni e protocolli di sicurezza da parte della Regione Lombardia). Sulla base di questa spinta, il 28 gennaio ha avuto luogo uno sciopero del personale sanitario proclamato da USB Sanità per rivendicare non solo il rinnovo del contratto ma anche la assunzione in pianta stabile del personale con contratti a tempo determinato.

Inoltre, larga parte dei medici di medicina generale (MGG) – in Lombardia, Lazio e altre regioni- si sono costituiti in un movimento che rivendica principalmente una riduzione delle incombenze burocratiche a loro demandate dalle ATS regionali, per avere più tempo da dedicare alle cure dei pazienti in chiave di “diritto alla cura per i medici e per i pazienti. A seguire, il 2 marzo è stato indetto uno sciopero da uno dei sindacati dei medici di medicina generale, con la realizzazione di un presidio davanti al Ministero della Salute a Roma.

Il Tavolo della Sanità di Potere al Popolo appoggia la rivendicazione dei medici di medicina generale di avere più tempo per la cura, alleggerendoli da incombenze burocratiche; allo stesso tempo, a fronte di un deficit stimato attualmente in 45 mila medici e 75 mila infermieri e a un numero crescente di MGG che andranno in pensione nei prossimi anni per raggiunti limiti di età (lasciando sguarniti interi quartieri e paesi), ritiene che per rispondere ai bisogni di salute della popolazione italiana (in particolare, a fronte dell’aumento delle patologie croniche legate all’età ma anche al pericolo di nuove pandemie legate ai dissesti ambientali) siano necessari almeno: un piano straordinario di assunzioni di medici e di personale per gli ospedali pubblici e la stabilizzazione del personale medico, delle professioni e dei lavoratori e lavoratrici della sanità con contratto a tempo indeterminato; l’abolizione delle forme di finanziamento diretto o indiretto della sanità privata, con relativo assorbimento del personale in essa impiegata, e l’abolizione della sanità erogata dal terzo settore con fondi pubblici o con bandi finanziati con soldi pubblici.

E’ necessaria, inoltre, una formazione del personale sanitario volta a far maturare una maggiore comprensione dei ruoli delle varie figure professionali della sanità (MGG, medici specialistici, medici ospedalieri, infermiere/i e operatori socio sanitari) e una maggiore collaborazione, nel rispetto dei rispettivi ruoli, nell’interesse e ai vantaggio dei Pazienti.

Per il diritto alla salute e il diritto alla cura.

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