Abbiamo appena depositato in Cassazione la legge di iniziativa popolare per un salario minimo di almeno 10 euro l’ora.
Unione popolare diventa così promotrice di una coalizione di forze a sostegno di una legge di iniziativa popolare che va a introdurre il più importante strumento di lotta al caro-vita, un salario minimo agganciato all’inflazione, che non sostituisce ma rafforza la contrattazione nazionale e che può immediatamente e concretamente aiutare 5 milioni di lavoratori e lavoratrici italiane a uscire da una condizione di povertà.
“Questa proposta di legge punta a dare attuazione all’articolo 36 della Costituzione, che stabilisce il diritto di ogni lavoratore ‘ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
Esistenza dignitosa che non viene assicurata oggi in Italia, se non si stabilisce una cifra minima di retribuzione sotto la quale non si può scendere, per tutte le lavoratrici e i lavoratori, indicizzata sulla base dell’inflazione.
In Italia un giovane su quattro è a rischio povertà. Dal 1990 a oggi l’Italia è l’unico Paese Ocse in cui i salari sono crollati: -2,9%. Nel 2022 erano più bassi del 12% in termini reali rispetto al 2008, secondo il Global Wage Report 2022-23 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.
A questa situazione già nera, si è aggiunto il boom dei prezzi, frutto, secondo la stessa BCE, dei profitti che le grandi aziende stanno facendo speculando sui prezzi energetici e alimentari.
In questi anni in tanti si sono riempiti la bocca con il salario minimo, ma non si è ancora fatto nulla. Nessuno vuole toccare gli interessi di pochi privilegiati.
Abbiamo deciso noi di passare all’azione.
Nei prossimi 6 mesi ci troverete ovunque a sostenere questa battaglia di civiltà e di dignità, e a raccogliere le firme in tutta Italia. Contattateci se volete unirvi a noi!” dichiara il Coordinamento di Unione Popolare.
La raccolta firme partirà a giugno, nel frattempo, per restare in contatto con noi, avere informazioni tecniche circa la legge e la raccolta firme, scriveteci a queste mail: telefonorosso.pap@gmail.com e su poterealpopolo2018@gmail.com