Gli aeroporti, spesso non si considerano tra le grandi opere inutili e dannose. In realtà, essi occupano un posto importante per il loro devastante impatto ecologico e sociale.
Tessera è un esempio eclatante.
In queste settimane si sta assistendo all’abbattimento di oltre mille piante, appartenute un tempo ad un ex vivaio, ora destinate all’espansione dell’area parcheggi per l’aeroporto Marco Polo di Venezia.
Sì, avete capito bene. Secondo il piano dello sviluppo aeroportuale e a detta della Regione Veneto, quel bosco, non avendo le caratteristiche per rientrare nella tutela paesaggistica, verrà raso al suolo!
Come Potere al Popolo! Venezia reputiamo questo provvedimento come l’ennesimo strumento di espansione economica e di business commerciale a discapito della salute dei suoi abitanti e della tutela ambientale.
Infatti, come se non bastasse, gli abitanti finitimi all’aeroporto, esposti già ad immissioni sonore e ad un elevato tasso di inquinamento come le emissioni di biossido di carbonio, si vedrebbero togliere l’unica zona verde che avrebbe lo scopo di attutire non solo l’inquinamento acustico ma anche quello atmosferico.
Tutto ciò per che cosa? Per ampliare la zona parcheggi!
Pensiamo all’aeroporto Marco Polo, imponente e costosissima opera che ha richiesto ampie superfici, complesse infrastrutture che si espandono molto al di là degli edifici e dei servizi strettamente legati al trasporto aereo, sia all’interno che all’esterno dell’aeroporto. Pensiamo alla quantità di spazio destinata ai negozi dentro all’aeroporto; all’infrastruttura stradale che è stata ampliata per collegare l’aeroporto; al commercio, logistica e terziario in generale che è stato sviluppato nelle zone limitrofe per rendere economicamente sostenibile l’investimento. L’aeroporto Marco Polo è diventato una città dentro alla nostra città, non considerando minimamente le negative ripercussioni in termini di consumo di suolo e trasformazioni territoriali.
Per questo oggi, Potere al Popolo! Venezia sarà a fianco dei comitati ambientalisti e degli abitanti per proteggere l’ambiente naturale e sociale dal deleterio impatto dell’inquinamento, delle emissioni e delle distruzioni di abitazioni, edifici storici e comunità.