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85 morti, oltre 200 feriti: a Bologna fu strage di Stato!

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Il più grave atto terroristico avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra, l’apice della strategia della tensione. L’orologio della stazione di Bologna segnerà per sempre le 10.25, momento dell’esplosione.
Esecutori materiali dell’attentato furono alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari.
Ma i mandanti di cui nessuno parla? Perché fu messa quella bomba? Perché per anni abbiamo subito i depistaggi, la massoneria, i servizi segreti deviati, la criminalità organizzata?
Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione delle vittime, ha dichiarato l’anno scorso che “lo Stato non vuole la verità sulla strage di Bologna”.
Erano tanti i rapporti tra apparati dello Stato e neofascisti che, per volontà degli USA e della grande borghesia italiana, erano stati “ripuliti” e “riciclati” in posti di potere nel dopoguerra. Le bombe nelle piazze, sui binari, dovevano terrorizzare la popolazione e frenare l’avanzata delle classi popolari… lo slogan usato all’epoca da chi sfilava nelle piazze e denunciava questo è oggi certezza storica: la mano è fascista, la strage fu di Stato!

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