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LO ABBIAMO DETTO A MARZO E LO RIBADIAMO ADESSO: L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA È UNA CAGATA PAZZESCA!

Lunedì 29 aprile sarà il giorno in cui il Governo Meloni dichiarerà, definitivamente, le sue priorità  al Paese, sarà il giorno in cui il patto  fra Lega e Fratelli d’Italia prenderà forma: un DDL Calderoli oggi, per un Premierato domani!

Nonostante gli innumerevoli pareri negativi espressi da costituzionalisti e intellettuali, dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, dalla Banca d’Italia, dalla CEI, da Confindustria, dalla fondazione Gimbe, alla Svimez per non parlare delle numerose proteste e mobilitazioni portate avanti dai Comitati per il ritiro dell’Autonomia Differenziata, la Lega continua il suo pressing affinché si possa concludere l’iter legislativo del DDL prima delle votazioni europee così da utilizzare in campagna elettorale l’Autonomia differenziata come trofeo e riuscire a catalizzare più voti.

Questa corsa scellerata,  non tiene conto delle contraddizioni interne, in primis quelle di Forza Italia che prima di approvare il DDL,  continua a ritenere prioritario definire e garantire i Livelli Essenziali delle Prestazioni, livelli che per quanto ci riguarda, oltre a non avere copertura economica, dovrebbero essere non “essenziali” ma soddisfacenti e unici per tutte e tutti i cittadini del nostro territorio.

Di pochi giorni fa, l’ennesima forzatura di questo Governo sul percorso legislativo del DDL, che attraverso un braccio di ferro fra maggioranza e opposizione invalida, in Commissione Affari Costituzionali, una votazione a favore di un emendamento del M5S riproponendo la votazione il giorno dopo, bocciando l’emendamento. Fregandosene delle procedure della Camera , delle polemiche della minoranza ancora una volta questo Governo ci mostra tutta la sua natura fascista, antidemocratica, repressiva e intollerante a tutte le forme di dissenso.

Non ci stancheremo di dire che se venisse approvato il DDL Calderoli la catastrofe che ne conseguirebbe sarebbe senza ritorno. Una legge eversiva come l’Autonomia Differenziata, basata sulla differenziazione dell’azione pubblica, non potrà che generare vantaggi solo per le Regioni più ricche,  con  la possibilità di trattenere il residuo fiscale di imposte e tasse all’interno dei territori, senza versarli allo Stato, non farà altro che aumentare le diseguaglianze fra le ricche Regioni del Nord e le Regioni del Sud, depauperate da anni di malagestione ma anche da anni di “dimenticanze” governative sia di destra, sia di pseudosinistra,  che oggi versano in condizioni di enorme difficoltà in termini di servizi pubblici, strutture e infrastrutture e che diventeranno ancora più povere.

Il nostro NO a qualsiasi forma di Autonomia Differenziata si fonda principalmente sul rifiuto di una politica che racconta frottole, che vende fumo, che favorisce imprenditori, speculazioni e privatizzazioni, che annuncia di migliorare la vita di tutte e tutti mentre prepara “gabbie salariali” con la creazione di contratti regionalizzati, mentre costringe studenti e studentesse in “gabbie culturali” in cui sviluppare piani di studio “al servizio” dei propri territori, così calati sulle realtà economiche locali da renderli poco spendibili altrove.

Diciamo NO al DDL Calderoli perché sappiamo che non essendoci fondi destinati a superare i gap  fra le Regioni del Sud e quelle del Nord, fra città e periferie, le disuguaglianze fra i territori si cristallizzeranno e in molti casi si accentueranno.

Per questo il 29 aprile,  quando il provvedimento tornerà alla Camera per essere approvato, saremo a Roma, alle 15:30 in Piazza della Rotonda e in presidio in molte città italiane, insieme con I Comitati per il Ritiro di Ogni Autonomia Differenziata e il Tavolo NO Ad, insieme ad associazioni, organizzazioni sindacali, e quant3 vorranno gridare insieme a noi NO AL DDL SPACCA ITALIA, NO ALLA SECESSIONE DEI RICCHI!

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