Siamo giovani, vogliamo lavoro, #salariominimo. Mettiamoci la firma!
Sai che…
- L’Italia è il paese UE col più alto numero di NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non sono in stage): 1 su 4
- Dal 2007 il numero degli espatri di cittadini italiani è sistematicamente superiore al numero dei rientri
- Quasi un giovane su 4 non lavora, al Sud siamo a 4 su 10
- Chi non è partito e lavora è precario e ha paghe da fame: le donne under 30 di questo Paese sono le lavoratrici peggio pagate di tutti.
NON È UN PAESE PER GIOVANI
Tra precariato, stipendi da fame e inflazione sono pochi i giovani che possono permettersi di costruirsi una vita autonoma. Tra affitti alle stelle e mutui concessi solo a chi ha contratti a tempo indeterminato l’indipendenza abitativa è un lusso.
Per la prima volta da molte generazioni il futuro che ci vedrà protagonisti sarà peggiore di quello dei nostri genitori! Precarietà infinta, accesso allo studio sempre più difficile ed elitario, nessuna prospettiva di stabilità.
Per questo abbiamo depositato la proposta di legge di iniziativa popolare per un salario minimo legale di almeno 10 euro l’ora, indicizzato al costo della vita.
Il salario minimo è il primo passo necessario per dare una svolta a questo quadro desolante e aprire una strada verso il futuro che ci meritiamo, in cui avere una casa o fare figli non sembreranno più utopie, ma possibilità concrete!
Partiamo dal salario minimo e unifichiamo le lotte: salario, ambiente, casa e lavoro. Mobilitiamoci per cambiare
Giovedì 26, venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 ottobre ci troverete nelle piazze di tutta Italia con banchetti dove firmare per la nostra proposta di legge, per la quarta giornata di mobilitazione nazionale per il salario minimo, dedicata proprio alle giovani generazioni.
VIENI A FIRMARE ANCHE TU!
IL FUTURO è NOSTRO, RIPRENDIAMOCELO!
Qui trovi tutti i banchetti: https://poterealpopolo.org/10eilminimo-banchetti-per-la-campagna/