Il 25 Aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. Da quel giorno, il 25 Aprile ricordiamo il sacrificio dei partigiani, di centinaia di migliaia di donne e uomini che si organizzarono, coraggiosamente, per liberare questo paese dal nazifascismo.
Raccontiamo la pagina di Storia più bella e più fiera per l’Italia, quella costruita, desiderata, gioita collettivamente.
I partigiani combattevano per un paese libero: libero dagli orrori della dittatura, libero dalle teorie della razza che giustificarono lo sterminio di milioni di uomini e donne, libero dal giogo delle potenze mondiali che avevano condotto al macello milioni di uomini e distrutto milioni di vite nelle due guerre mondiali, libero dallo sfruttamento e dall’autoritarismo che imperversava sotto la dittatura fascista.
La loro opera non è semplicemente un qualcosa da commemorare, ma è un invito a lottare. Mai come oggi è necessario attualizzare i valori della Resistenza. Il Governo più a destra della storia repubblicana attacca i lavoratori e i salari (permettendo il più becero sfruttamento e privando al contempo centinaia di migliaia di persone del reddito di cittadinanza), fomenta razzismo e discriminazione contro i migranti – eliminando la protezione speciale, finanziando i lager libici e dichiarando guerra ai salvataggi (che vuol dire più morti in mare) -, porta avanti un modello culturale e ideologico totalmente reazionario per i diritti delle donne e della comunità LGBTQ+. Il tutto mentre sul piano internazionale si continua a finanziare la guerra in Ucraina e l’aumento generale delle spese militari, e si avallano le politiche predatorie da parte di grandi aziende e multinazionali che distruggono uomini e pianeta. Non solo in Africa, ma anche in Italia, dove gli extraprofitti delle multiutility, dei colossi dell’energia e delle aziende della grande distribuzione stanno spingendo i prezzi verso l’alto.
Contro tutto questo, oggi come ieri, dobbiamo e possiamo unirci e organizzarci: per un salario minimo a 10 euro, per la restituzione degli extraprofitti, per una politica di pace e di diritti per tutti e tutte.
È nella notte più buia che ci guidano le stelle.
Viva la Resistenza Antifascista, viva il 25 Aprile!