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UN 25 APRILE ANTIFASCISTA E ANTISIONISTA

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Questo 25 aprile è stata una bellissima giornata di lotta antifascista, antisionista e contro la guerra, come era giusto che fosse, e siamo orgogliosi dell’impegno e della presenza di PaP nelle manifestazioni, da quelle nei borghi davanti ai cippi che ricordano i partigiani uccisi dai nazifascisti, alle piazze e ai cortei delle grandi città.
La partecipazione popolare è stata enorme ovunque e ovunque si sono levate le voci contro il neofascismo del governo, contro il riarmo e la guerra e soprattutto per la Palestina, per fermare il genocidio a Gaza e contro tutte le complicità con esso.
Queste voci si sono levate forti e chiare dai cortei e dalle piazze e a volte anche dai palchi delle celebrazioni ufficiali, che però in gran parte sono stati governati dalla finta ed escludente unità antifascista di palazzo, voluta dal PD , dalla CGIL e da quei vertici ANPI più legati a queste organizzazioni. Così da tanti palchi ufficiali la voce delle lotte reali del paese, quella degli studenti, quella della Palestina è stata esclusa o addirittura ignorata.
Gravissimo poi è stato l’intervento della polizia sotto il palco di Milano che ha colpito chi chiedeva che la Palestina venisse ascoltata.
Protetti dagli organizzatori ufficiali e dalla polizia, a Roma squadristi sionisti sotto le insegne di copertura della Brigata Ebraica hanno potuto esaltare i massacri israeliani e aggredire e minacciare ignobilmente le donne e gli uomini con le bandiere della Palestina. Nessuna condanna dai palchi ufficiali per questo comportamento, mentre i mass media hanno censurato o smentito ciò che denunciavano i loro stessi giornalisti che erano sul posto.
Bene hanno fatto gli studenti a protestare pubblicamente su tutto questo.
Questo 25 aprile è stata una bellissima giornata di lotta, come da tempo non si vedeva in questa data nel paese, ma ancora di più si è mostrata la necessità di costruire un’alternativa a tutto quel mondo del centro sinistra che non riesce ad uscire da una dimensione subalterna e complice con la guerra e persino con il governo Meloni . Per questo PaP sarà sempre più impegnato a costruire questa alternativa, nelle piazze così come nelle sedi politiche. C’è un sentimento di vero antifascismo che si diffonde nel paese, c’è un grande bisogno di mobilitazione e lotta contro questo governo reazionario, ma anche contro tutte le scelte economiche, sociali, e di guerra, contro tutte le complicità che hanno permesso la legittimazione del neofascismo. Su questo dobbiamo e vogliamo agire più che mai. Grazie alle compagne e ai compagni , e avanti.

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