
80 anni fa, il 25 aprile 1945, l’insurrezione vittoriosa delle forze partigiane italiane metteva fine all’occupazione nazista e al governo fascista e collaborazionista di Benito Mussolini.
La Resistenza italiana, che non si era mai spenta durante tutto il periodo del fascismo, tenuta in vita dalle organizzazioni clandestine, prima fra tutte il Partito comunista, si ingrossò rapidamente dopo l’armistizio 1943.
Decine di migliaia di giovani italiani e italiane rifiutarono le condizioni e i salari miseri imposti dal corporativismo fascista, ma ancora di più rifiutarono di combattere una guerra imperialista che non avevano voluto. Rifiutarono di opprimere altri popoli e scelsero di combattere contro il comune oppressore.
Si organizzarono nelle brigate partigiane in Italia, ma anche in Grecia e Jugoslavia, dove decine di migliaia di italiani e italiane scelsero di lottare al fianco dei fratelli e sorelle greci e slavi contro il comune nemico fascista.
Se il rifiuto della guerra è oggi scolpito nell’art.11 della Costituzione italiana lo dobbiamo a loro.
Per questo il 25 aprile di quest’anno assume per noi un significato particolare. Di fronte al Rearm Eu che ultradestra e liberali, Meloni, Von Der Leyen e il partito trasversale di Repubblica, vorrebbero imporci. Di fronte alle richieste degli Usa di Trump di innalzare al 3,5% del Pil le spese militari dei paesi Nato per foraggiare le industrie belliche. Di fronte alla barbarie della guerra in Ucraina e del genocidio in Palestina, dobbiamo ricordarci per cosa hanno lottato i nostri nonni e le nostre nonne e riprendere in mano quella battaglia.
Non servono più soldi per arricchire l’industria delle armi, servono soldi per i salari, per la sanità e i servizi, per pensare la rivoluzione ecologica e affrontare la vera sfida del nostro tempo, ossia la crisi climatica. Questa è l’unica vera battaglia che vogliamo e dobbiamo combattere oggi, contro il Governo Meloni, la guerra e il riarmo.
Giú le armi, su i salari.
W il 25 aprile, w la Resistenza antifascista.
Torino: 24/4 H 19:30 corteo da piazza Solferino; 25/4 H 10:00 biciclettata dalla casa del popolo Estella (via Martinetto 5h) per arrivare davanti ai cancelli Leonardo
Padova: 25/4 ore 10 biciclettata dalla casa del popolo Berta Càceres (via Pierobon 10); corteo ore 18 Piazza delle Erbe.
Pisa: 2574 ore 11 corteo da piazza Garibaldi
Lucca: 25/4 ore 9:30 corteo da piazza San Michele; ore 13 pranzo popolare in casa del popolo di Verciano (via dei Paoli 22)
Catanzaro: 25/4 Catanzaro Lido, Terrazza Matteo Saliceti, a partire dalle ore 10:30
Roma: 25/4 H9:30 corteo da Largo Bompiani a Porta San Paolo
Napoli: 25/4 H10:00 cura e abbellimento della targa commemorativa all’ex opg je so pazzo. H11:30 corteo cittadino piazza Garibaldi.
Milano 25/4 H 10:30 Piazza Insubria Omaggio ai parigiani di Caivarate caduti nella Resistenza
Bari: 25/4 H 10:30 Piazza Risorgimento corteo
Lecce: 23/4 H20:00 incontro con la poesia di De Andrè, Casa del popolo Via Livio Tempesta 17; 26/4 H17:00 Porta Napoli corteo
Genova 24/4 H 16:00 Piazza Marsala corteo studentesco
Brescia 25/4 H 16:00 via Nino Bixio spezzone palestinese
Verona 25/4 H 9:45 Piazza Bra Spezzone popolare
Bergamo 25/4 H9:00 corteo dalla stazione FS di Bergamo
Monfalcone 25/4 H16:30 via Valentinis
Rimini 25/4 H 11:00 Piazza tre martiri
Ravenna 25/4 H 10:00 Piazza caduti per la Libertà
Bologna 25/4 H 10:00 Piazza dell’unità
Reggio Emilia 25/4 H 10:00 Corso Garibaldi (Basilica della ghiara)
Parma 25/4 H 9:00 Piazza santa croce contro il riarmo
Terni 25/4 h 11:00 Via Lanzi