
Per adesioni: manifestazione21giugno@gmail.com
DISARMIAMOLI! 800 miliardi di euro. A tanto ammonta la cifra prevista dal ReArm EU come leva per affrontare quella che i vertici dell’UE definiscono “acuta e crescente minaccia”. 800 miliardi su cui si sono già scaglite come avvoltoi le grandi imprese del complesso militare-industriale in tutti i Paesi europei. Leonardo, Rheinmetall, Dassault, Indra sentono l’odore del sangue e si lanciano sulla preda: i bilanci pubblici. I soldi, cioè, dei lavoratori e delle lavoratrici di tutto il Continente.
DISARMIAMOLI! Significa respingere un riarmo che, su base nazionale, come accade oggi, o “Difesa Comune Europea” (come vorrebbero liberali e “progressisti”), è nel solo interesse del blocco di potere e contro gli interessi dei nostri popoli, dentro e fuori i confini dell’UE.
A fine giugno ci sarà il meeting della NATO a L’Aia, in Olanda, a decidere di quanto dovrà crescere la spesa militare dei suoi membri. All’attuale obiettivo del 2% del PIL ne subentrerà uno nuovo: 3%, 3,5%, forse addirittura 5% come richiesto da Trump e affermato dal segretario della NATO, il liberale Mark Rutte. Siamo passati dal “ce lo chiede l’Europa” al “ce lo chiede la NATO”. Tutti i Governi hanno intenzione di sottoscrivere questo nuovo accordo.
DISARMIAMOLI! Fin da subito. Significa costruire un’ampia mobilitazione popolare che non rimuova l’attore chiave nella militarizzazione del pianeta, la NATO. Mentre gli altri tacciono, impauriti, sta a noi disarmarli facendo quanto più rumore è possibile.
I nostri soldi già oggi vengono usati dalle imprese belliche per massacrare il popolo palestinese. Perché aziende come Leonardo sono pienamente complici del genocidio in corso. Senza il sostegno di USA e UE, netanyahu sarebbe stato già costretto a fermarsi.
DISARMIAMOLI! Significa lottare al fianco del popolo palestinese e della sua resistenza, per conquistare quell’autodeterminazione di cui ciancia lo stesso diritto internazionale, carta straccia sotto gli stivali degli stessi governanti occidentali.
DISARMIAMOLI! Perché non basta opporsi ai piani di aumento di spesa militare. Il regime di guerra che ci viene imposto si accompagna a un’ulteriore torsione autoritaria. In guerra esistono solo amici o nemici. Chi si oppone a guerra e militarismo è tacciato di alto tradimento. È considerato alla stregua del nemico. E contro il nemico si usa il pugno duro, il carcere, la repressione.
In Italia il DL Sicurezza va in questa direzione. In altri Paesi europei divieti, messe al bando, arresti e leggi restrittive della libertà di parola e organizzazione sono già in vigore. DISARMIAMOLI! Significa disarmare!
DISARMIAMOLI! I nostri popoli, però, non se la bevono. Per questo il blocco di potere usa tutti gli strumenti mediatici per instillarci “paura” e, al contempo, tessendo le lodi delle magnifiche sorti e progressive dei piani di riarmo. Non siamo alla “guerra igiene del mondo”, ma alla dicotomia di matrice socialdemocratica (Borrell, socialdemocratico spagnolo) del “giardino” europeo da difendere dalla “giungla” circostante. Il razzismo dell’ultradestra che avanza riposa su questo presupposto.
DISARMIAMOLI! Significa disarmare le narrazioni propinateci da media di vecchia e nuova generazione per farci trangugiare il nuovo regime di guerra. Le esigenze popolari per chi ci governa semplicemente non esistono. La pandemia ha mostrato solo pochi anni fa gli enormi problemi di sicurezza nel campo della salute. Applausi e promesse sono tutto ciò che abbiamo ottenuto. Misure reali niente. Investimenti nella sanità pubblica zero.
Ogni euro che viene dato al complesso militare-industriale è un euro in meno alle nostre necessità. Un euro in meno per comprare un’ambulanza, un euro in meno per mettere in sicurezza le nostre scuole, un euro in meno per pagare gli stipendi di lavoratori sempre più poveri.
DISARMIAMOLI! Significa impedirgli di usare i nostri soldi per i loro profitti. Significa mettere le nostre esigenze e il nostro futuro davanti alla distopia in cui vorrebbero farci vivere. “Svuotiamo gli arsenali, riempiamo i granai”, disse il Presidente Pertini. Era l’epoca della Guerra Fredda, della minaccia del conflitto atomico. Oggi che servirebbe riprendere quelle parole e farle diventare la bussola comune, il Presidente Mattarella richiama invece alla necessità di “sviluppare la Difesa”.
Rilanciamo gli appuntamenti di:
- 20 giugno giornata di sciopero generale
- 21 giugno manifestazione nazionale contro guerra, riarmo, NATO e il terrorismo di Israele, ore 14 piazza Vittorio
Elenco delle realtà aderenti:
- Potere al Popolo
- Unione Sindacale di Base
- Cred
- Osa
- Cambiare rotta
- Movimento per il diritto all’ abitare – Roma
- Osservatorio Repressione
- ASIA USB
- Movimento NO TAV
- Calp (Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali),
- Comitato No Ponte Calabria
- Movimento Migranti e Rifugiati – Napoli
- Centro Internazionale Crocevia
- Ex Opg Je so Pazzo – Napoli
- Casa del popolo Marielle Franco – Pavia
- Casa del Popolo Silvia Picci – Lecce
- Catai – Padova
- Casa del Popolo Estella – Torino
- Associazione nazionale per la scuola della Repubblica
- Collettivi Autorganizzati Universitari (CAU)
- Studenti Autorganizzati Campani (SAC)
- Ecologia Politica – Napoli
- Rete dei Comunisti
- Contropiano
- Partito Comunista Italiano
- Patria Socialista
- Genova City Strike
- Comunità Palestinese di Roma e Lazio
- Donne de borgata
- Luciano Zambelli – Lega per il disarmo unilaterale
- Comitato “Nuova Unione Popolare”
- Associazione dei Palestinesi in Italia
- Macchia Rossa – Roma
- Mamme in piazza per la libertà di dissenso – Torino
- Associazione La Rossa di Lari
- GIGA – Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati
- Sindacato Sociale di Base
- Comitato Pace e non più guerra
- Movimento Studenti Palestinesi
- Cantiere Sociale Versiliese
- Casa del popolo la conviviale di Vasto
- Circolo Arci Agorà – Pisa
- Circolo Granma – Bologna
- Forum Ambientalista Toscano
- Rete No War
- Giuseppe Musolino
- Associazione lavoratori scuola (Alas)
- Giorgio Casacchia
- Coordinamento per il boicottaggio di Israele – Pisa
- Nazzarena Zorzella
- Ugo Mattei
- Franco Russo
- Generazioni Future
- Sanitari per Gaza
- Lista NoNato
- Circolo Arci GAP – Roma
- Circolo OST – Torino
- Gamadi
- Statunitensi per la Pace e la Giustizia
- Pietralata unita – Roma
- Collettivo Artistico Russoli – Pisa
- Collettivo Metropolis – Ancona
- Associazione Nazione di Amicizia Italia Cuba – Circolo Sado Sadovski Senigallia
- Marche per il disarmo
- Civico 7 liberato – Napoli
- Casa del popolo Raffaele Perna – Napoli est
- Sinistra Progetto Comune – San Casciano Val di Pesa
- Salvatore Papa
- Assotziu Consumadoris Sardigna
- Gaia Punzo
- Officina del Popolo Valerio Evangelisti – Bologna
- Rete Sottosuono Campania
- Associazione di azione civica e tutela ambientale Movimento Ecologista
- Gruppo Autonomo Portuali Livorno
- A.Si.D.A. 12 luglio
- Donne per la Palestina – Salento
- Coordinamento per la Pace – Milano
- AWMR Italia – Donne della Regione Mediterranea
- Rete Mobilitazione Globale Pace
- Giovani Palestinesi d’Italia – GPI
ELENCO DEI BUS
🔴Torino – Francesca (339 609 6991),
🔴Milano – Angela (338 618 0938),
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