Potere al Popolo sarà in piazza a Milano nella manifestazione convocata per il cinquantesimo anniversario della Strage di Stato in Piazza Fontana il 12 dicembre del 1969.
Proprio in piazza Fontana ancora oggi ci sono due lapidi dedicate a Giuseppe Pinelli, il ferroviere anarchico morto in Questura nei giorni immediatamente successivi alla strage nel quadro della montatura contro gli anarchici e destinata a scatenare la repressione contro il movimento operaio e la sinistra nel nostro paese. Se ci sono due lapidi (una istituzionale, l’altra posta dai compagni) è perché sulla Strage di Stato ancora oggi non è possibile né accettabile parlare di “memoria condivisa”.
Nella stanza in Questura dove era recluso Pinelli poi “caduto” dalla finestra, non c’era solo il commissario Calabresi ma anche i dirigenti degli apparati di sicurezza dello Stato che avevano impostato la strage utilizzando i fascisti. Negli anni sono poi emerse le chiare responsabilità dei servizi militari Usa di stanza in alcune basi Nato del Veneto. Quella strage chiama ancora in causa lo Stato nella sua interezza e questa verità non la sentiremo mai pronunciare dal Presidente Mattarella che il 12 dicembre sarà a Milano per le celebrazioni ufficiali del cinquantennale.
Il potere che organizzò o lasciò realizzare quella strage e quelle successive (Brescia, Italicus, Bologna, treno 204) ha completamente rimosso le proprie responsabilità diffondendo negli anni una “melassa” interpretativa tesa a imporre quella che uno studioso come Angelo D’Orsi definisce giustamente “rovescismo storico”.
Per questo motivo a Milano sulla Strage di Stato di Piazza Fontana ci si dividerà in piazza e non potrà esserci memoria condivisa. Potere al Popolo sarà nelle manifestazioni alternative organizzate dai movimenti e dalle forze che non intendono accettare le celebrazioni ufficiali e la ragion di stato come chiave di lettura di questo buco nero nella storia recente del nostro paese.
Potere al Popolo