Intendiamo portare il nostro contributo all’assemblea nazionale di potere al popolo, benché e perché siamo una piccola assemblea territoriale.
Riteniamo infatti, che le piccole realtà come la nostra debbano essere tenute presenti al pari delle assemblee più grandi e strutturate, proprio perché la varietà di forme e contenuti costituisce uno dei maggiori punti di forza del progetto potere al popolo.
Siamo l’assemblea territoriale del sud pontino, nata dall’assemblea territoriale della provincia di Latina, costituitasi a ridosso delle elezioni politiche del 4 marzo.
Abbiamo sentito l’esigenza di svilupparci autonomamente perché il nostro territorio è sufficientemente vasto da consentirlo.
È però un territorio anche problematico, in cui la presenza di una cultura di sinistra, di esperienze di mutualismo e di lotta sul territorio è estremamente frammentata.
Cresce invece, fortissima, la presenza delle destre, anche delle sedicenti “destre sociali”. I partiti di sinistra sono scomparsi in molti dei centri del nostro territorio e anche le iniziative di partecipazione attiva dei cittadini portano spesso le insegne della destra o dei cinque stelle.
In questo contesto, il momento di stanca dei tradizionali partiti di sinistra si è avvertito in maniera particolarmente significativa.
Nel nostro piccolo, abbiamo percepito chiaramente quanto un progetto come quello di potere al popolo abbia dato una nuova linfa vitale ed un nuovo slancio a molti cittadini, che si sono avvicinati o anche solo interessati alla nostra assemblea.
Il porsi come un movimento aperto, inclusivo, lontano nei modi e nelle parole dalla tradizionale retorica della sinistra, ha comunicato a molti l’impressione di potersi “fidare” e impegnare per partecipare.
Alla luce di queste esperienze, ci sentiamo di stilare un paio di punti che ci sembrano irrinunciabili per il futuro di PaP, qualunque sarà l’organizzazione all’interno della quale troverà sistemazione.
1) riteniamo di vitale importanza che PaP mantenga il suo carattere di comunità fluida, aperta, inclusiva e che non assuma la forma di un partito tradizionale. Pur ritenendo giusta l’esigenza di “contarci”, di istituire una forma di “tesseramento”, pensiamo che sarebbe un gravissimo errore trasformare PaP in un vero e proprio partiro politico.
2)ci teniamo a che venga tenuto conto delle individualità delle diverse assemblee territoriali, che proprio per il loro essere strettamente legate al territorio in cui operano, non possono che essere molto diversificate. Riteniamo che questo pluralismo costituisca una delle forze più degne di nota di PaP
3)siamo consapevoli, nonostante quanto detto sopra, dell’esigenza di un coordinamento nazionale che tracci delle linee guida. Ci auguriamo però che queste linee guida vengano percepite dal basso verso l’alto e non imposte da una struttura gerarchica, se pure elettiva ed espressione delle assemblee territoriali. Ci auguriamo che vi sia un coordinamento che sintetizzi le istanze delle varie assemblee territoriali e che non si ponga mai nel ruolo di istituzione gerarchica o di tipo “dirigenziale”. Auspichiamo inoltre che le assemblee nazionali periodiche rimangano a partecipazione aperta com’è stato finora e non diventino congressi di soli dirigenti e delegati.
4)riteniamo molto importante che PaP metta al primo posto l’esigenza di fare politica con e per il popolo, restituendo soprattutto consapevolezza a quest’ultimo, in vista della creazione di un vero e proprio potere popolare e che mantenga la barra dritta sulla premessa fondante dichiarata durante la campagna elettorale e subito dopo, ovvero che la partecipazione alla competizione elettorale non è la priorità assoluta per PaP. In nessun caso le assemblee di PaP dovrebbero trasformarsi in consessi elettorali pronti a sciogliersi come neve al sole all’indomani delle elezioni.
5)siccome non disdegnamo la partecipazione elettorale in sé, riteniamo che per questa vadano fissate regole certe, vòlte a scoraggiare la corsa solitaria di alcune componenti di PaP o l’ipotesi di alleanze elettorali con i partiti pro sistema (Pd eccetera).
Potere al popolo Sud Pontino