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Trebisacce: presentazione e conferenza stampa di Potere al Popolo!

La questione relativa alle trivellazioni, quanto mai attuale ancora oggi, attesta una volta di più come il rapporto tra gli enti locali e il governo centrale, al di là delle consuete alleanze strumentali, si sia del tutto inaridito. Lo Stato continua a concedere permessi di ricerca in mare, lungo le coste del nostro Sud, e a terra, in Calabria (Tempa la Petrosa toccherà i comuni di Montegiordano, Rocca Imperiale, Oriolo, Canna e Nocara), in Basilicata, nelle Marche, in Sicilia, ovunque. Probabilmente potremmo definirlo un colpo di mano, se invece non si trattasse di una cosa molto più seria, estesa e grave: si chiama strategia energetica nazionale.

Ne parleremo, insieme ad Alessandro Gaudio di Raspa, domani 9 Febbraio a Trebisacce, presso il Centro Polivalente in via della Libertà.

Il programma di Potere al Popolo sul tema ambientale prevede:
• la messa in sicurezza e salvaguardia preventiva dei territori, la tutela del paesaggio e dei beni comuni, del patrimonio storico e architettonico, programmazione, pianificazione e gestione partecipate e trasparenti fondate su obiettivi di interesse collettivo in alternativa al business dell’emergenza ambientale e a quello della cosiddetta green economy;
• lo stop alle cd. “Grandi Opere”, a partire dalla TAV in Val di Susa, alla TAP in Salento, al MOSE, all’eolico selvaggio, col riorientamento degli investimenti verso un grande piano per la messa in sicurezza idrogeologica e sismica del Paese;
• una nuova politica energetica che parta dal calcolo del fabbisogno reale e dalla radicale messa in discussione della Strategia Energetica Nazionale, raccogliendo le rivendicazioni dei movimenti NO TRIV e dei comitati per il NO all’EOLICO SELVAGGIO e la richiesta di democrazia dei territori contro un modello centralizzato orientato da interessi multinazionali;�
• la moratoria sui nuovi progetti estrattivi riguardanti combustibili fossili e lo stop a ogni progetto di estrazione non convenzionale, l’ eliminazione dei sussidi pubblici alle fonti fossili o ambientalmente dannose (16 miliardi annui) da utilizzare per la creazione diretta di posti di lavoro nell’efficienza energetica, nelle energie rinnovabili, in ricerca e innovazione tecnologica;
• l’uscita totale dal carbone come fonte di produzione energetica entro il prossimo decennio, l’uso delle biomasse solo da scarti, la pianificazione degli impianti eolici con criteri di tutela paesaggistica e faunistica, lo stop a infrastrutture energetiche come il TAP e Poseidon;
• una legge seria per lo stop al consumo di suolo che obblighi i comuni a localizzare i nuovi interventi nel territorio urbanizzato e non in quello non urbanizzato una legge urbanistica che ponga fine alla stagione della deregulation a favore dei privati, l’aumento delle dotazioni pubbliche (verde, servizi, trasporti non inquinanti), lo stop alla cementificazione delle coste e il recupero ambientale delle spiagge (il 75,4% della fascia entro 200 m. dalla costa è edificato);
• un piano nazionale per la bonifica dei siti inquinati fondato sul principio “chi
inquina paga” e il monitoraggio e la tutela delle condizioni di salute delle popolazioni delle aree interessate;
• un piano di investimenti per la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico (dalle ferrovie al trasporto urbano) fondato sui reali bisogni delle classi popolari e sul rispetto dell’ambiente, che superi la prevalenza dei sistemi di trasporto su
gomma, potenziando il traffico merci su ferro e via mare;
• un radicale potenziamento della ciclabilità, con una politica di investimenti pubblici;
• lo stop all’ingresso delle navi da crociera nella Laguna di Venezia, sostenendo le proposte alternative del comitato NOGrandiNavi;
• una nuova politica dei rifiuti, che indirizzi la produzione delle merci verso la recuperabilità, disincentivando i prodotti non riciclabili e usa e getta;
• la gestione pubblica dell’impiantistica e del ciclo di smaltimento, la messa al
bando dell’incenerimento attraverso l’el iminazione degli incentivi, investimenti su raccolta differenziata, recupero, riuso, riciclo, riduzione, realizzando la
strategia elaborata dal Movimento “Legge Rifiuti Zero”;
• la ripubblicizzazione dell’acqua bene comune, e più in generale dei servizi
pubblici, cancellando il modello di gestione attraverso soggetti di diritto privato come le SPA, nel rispetto della volontà popolare espressa nel Referendum del 2011.�

Il programma completo lo trovate qui: https://poterealpopolo.org/potere-al-popolo/programma/

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