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Salerno – Corteo del Primo Maggio

Il primo maggio non è un giorno di festa!

Non lo è per tutte le famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori morti sul luogo di lavoro (168 solo in questi primi mesi del 2018!). Veri e propri omicidi che hanno come unico mandante il profitto e diversi complici silenti in alcuni settori politici.

Non lo è per Lucia, lavoratrice delle pulizie all’università degli studi di Salerno, costretta a sopravvivere con 300 euro al mese. Non lo è per Angela che lavora in un call center per 2 euro l’ora. Non lo è per Miriam che è costretta a subire, come donna e ambulante senegalese, le discriminazioni e le politiche repressive.

Non è decisamente un giorno di festa quello che pone al centro contratti sempre più precari, buste paga fittizie, lavoro gratuito e volontario, lavoro nero, lavoro di cura, divario salariale tra donne e uomini, discriminazione dei generi, ricatti continui e costanti, stipendi da fame e morti sul lavoro in qualsiasi ambito.

La normalità è diventata lavorare privi di ogni garanzia, durante le festività, con turni massacranti e senza diritto al riposo.
Il lavoro non è più un diritto bensì una concessione da parte di pochi che si arricchiscono sulla pelle altrui.

Tutto questo ci impone il dovere di contrastare in maniera decisa tutte le forme di sfruttamento e schiavitù che subiscono lavoratori e lavoratrici nella loro quotidianità.

Da sud a nord della provincia di Salerno lo sfruttamento è all’ordine del giorno. Lo sanno bene le lavoratrici ed i lavoratori della piana del Sele, delle scuole paritarie, del commercio, della logistica e dei trasporti, delle grandi industrie e delle multinazionali che ogni giorno sfruttano il loro personale con stipendi da fame.
Lo sanno i tanti lavoratori e le lavoratrici vittime dell’autosfruttamento nel mondo del lavoro autonomo.

Saremo in piazza per riorganizzare collettivamente ciò che è stato smantellato, per unire ciò che è stato diviso e far risuonare un’unica voce che dica chiaramente che non si può vivere per lavorare e che di lavoro non si può morire.

Pretendiamo:
– Lavoro sicuro e dignitoso per tutte e tutti.
– Reddito di autodeterminazione adeguato al costo della vita e diritti sociali
– Riduzione dell’orario di lavoro e aumento dei salari
– Abrogazione del Jobs Act, della riforma Fornero e della Buona Scuola
– Adeguata retribuzione di stage e tirocini formativi
– Diritto al riposo nei giorni festivi
– Norme volte a tutelare maggiormente le vittime del caporalato
– Forme di welfare per lavoratrici e lavoratori autonomi
– Blocco delle esternalizzazioni in ogni settore pubblico
– Applicazione delle norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro e aumento del personale addetto ai controlli
– Il contrasto alla disparità salariale e maggiori tutele per le lavoratrici

Rivolgiamo un invito a tutte le lavoratrici e ai lavoratori, ai soggetti politici, sindacali, sociali, di movimento che si riconoscono nelle nostre rivendicazioni, a sottoscrivere questo appello e ad unirsi al corteo che partirà da Piazza Vittorio Veneto il 01/05/2018 alle ore 09.30.

DICIAMO BASTA AI RICATTI! RIPRENDIAMOCI I NOSTRI DIRITTI!
Potere al Popolo, USB, Cobas, CSC, Link, Uds, Associazione Senegalesi, Collettivo Handala, Autodeterminiamoci Salerno, Riff Raff, Z.O. Rugby, M.G.A., Goree Onlus

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