Un gruppo di militanti di “Potere al popolo” ha esposto uno striscione “BASTA MORTI SUL LAVORO” sul ponte di Calatrava a Cosenza.
LA NOSTRA CAMPAGNA ELETTORALE E’ DIFFERENTE: azioni di denuncia, di utilità sociale, campagne di informazione e blitz per sollevare tutti i problemi di cui non si parla mai. Siamo i non-rappresentati, siamo quelli senza voce, abbiamo deciso di organizzarci!
Qui siamo a COSENZA, dove all’alba di ieri un gruppo di militanti di “Potere al popolo” ha manifestato l’opposizione del movimento verso ciò che rappresenta il ponte di Calatrava salendovi sopra ed esponendo o striscione “BASTA MORTI SUL LAVORO”.
Abbiamo così inteso ricordare il sacrificio dell’operaio Maurizio Tenuta, lavoratore a nero, deceduto questa estate dopo quattro mesi di agonia in seguito ad incidente su quel cantiere e nel terrificante silenzio generale. Quel ponte è pure il simbolo di un utilizzo del territorio che vuole soddisfare gli interessi speculativi della lobby trasversale del cemento.
Tutta l’area intorno al ponte di Calatrava dovrebbe trasformarsi in una zona di forte sviluppo edilizio. Mentre in Italia i più accorti parlano di “consumo zero” del territorio, a Cosenza si moltiplicano le licenze a costruire e si aumentano ulteriormente le volumetrie consentite.
Quel ponte è costato ben 20 milioni di euro e non serve a nulla dal punto di vista della viabilità urbana. Appare semplicemente vergognoso che una parte di questa spesa provenga da fondi ex-Gescal, trattenuti sulle buste paga dei lavoratori e destinati alla costruzione e manutenzione delle case popolari!
Ricordiamo Maurizio, non smettiamo di lottare per la sicurezza sul lavoro e la sicurezza ambientale, per i diritti sociali come quello alla casa, contro le grandi opere inutili!