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Ascoli Piceno: resoconto dell’assemblea

Ascoli Piceno - resoconto dell'assemblea | Potere al Popolo

Si è svolta il 21 dicembre la prima assemblea picena di Potere al Popolo. Presente il compagno dell’Ex Opg Abdel El Mir, che in apertura ha presentato il senso e lo spirito dell’iniziativa di POP.

Tutti gli interventi hanno ribadito la condivisione del progetto e la speranza che non si interrompa dopo il 4 marzo. Alcuni hanno espresso preoccupazione sui tempi stretti per farlo conoscere, tanto più in un clima di oscuramento mediatico, ma complessivamente è prevalso la condivisione decisa verso il percorso intrapreso.

Nel corso dell’assemblea sono stati ricorrenti alcuni aspetti:

1. La comunicazione
Oltre alla fondamentale partecipazione diretta dei militanti sui territori, una maggiore visibilità mediatica permetterebbe di arrivare a persone potenzialmente interessate che però è difficile intercettare per numerose ragioni (tempi di lavoro, impegni di famiglia, età avanzata, collocazione geografica marginale). Inoltre, vincerebbe le diffidenze di tanti compagni/e che purtroppo finché non intravvedono una massa critica interessante hanno ancora timore nello spendersi (proprio per “un senso di sconfitta che va superato” di cui parlava Abdel).
In generale il gruppo di coordinamento nazionale di Potere al Popolo deve considerare le esigenze dei territori di provincia:
– un italiano su sei abita in Comuni sotto i 5.000 abitanti;
– il 23% degli italiani ha più di 65 anni;
– il 63% degli italiani si informa principalmente tramite i telegiornali (rapporto CENSIS 2016)
– nei territori deindustriallizati dalla crisi e dalla fine dei contributi pubblici alle imprese (esempio: Cassa del Mezzogiorno) ci sono pochissime imprese di medie e grandi dimensioni, pertanto il livello di lotta di classe è scarsissimo

Proposte:
A) Accanto alla promozione dell’intero programma che è giustamente esteso, bisogna scegliere poche campagne universalmente popolari ma poco cavalcate dai partiti e farle di diventare “virali”. Alcune di queste potrebbero essere:
abrogazione riforma Fornero e proposte sulle pensioni,
abrogazione Jobs Act,
rilancio della sanità pubblica.

B) Abbiamo bisogno di una figura fortemente comunicativa (ma che creda al progetto di Potere al Popolo) che nelle poche occasioni che ci verranno messe a disposizione sui media mainstream sia in grado di raccontare chi siamo e cosa vogliamo. Dei temi di cui sopra, deve essere una relatrice valida anche nel’esposizione di dati e aspetti tecnici. Benissimo che tale figura venga affiancata da un gruppo di “portavoce”.

C) Produrre volantini da diffusione, immagini con slogan programmatici e simbolo, meme, videomessaggi da diffondere sui social pubblici (facebook, Instagram) ma anche sulle chat chiuse (whatsapp)

D) Oltre alle firme sul manifesto di Potere al Popolo, promuovere degli appelli al voto da parte di artisti, giornalisti, scrittori, ecc.

E) Organizzare giornate nazionali a tema di mobilitazione sui singoli territori: un giorno volantinaggio davanti agli ospedali, un altro di fronte ai centri per l’impiego, call center, scuole, aziende con vertenze aperte, ecc.

2. Il terremoto
La vertenza su cui nell’ultimo periodo si è prodotta una maggiore densità politica nel territorio piceno è quella del terremoto. Per questo crediamo sia importante che Potere al Popolo faccia propria la battaglia per una ricostruzione partecipata e controllata e perché il tema della messa in sicurezza del territorio diventi un’altro di quelli portanti della campagna elettorale.

3. Il controllo pubblico sui nuovi monopoli (Facebook, Amazon, Google)

4. Campagne mirate su lavoro e pensioni (vedi punto sulla comunicazione)

L’assemblea ha deciso di riaggiornarsi al 4 gennaio, occasione nella quale di inizierà a parlare di criteri di candidatura e di raccolta firme.
Nel frattempo, si sono invitati i partecipanti ad allargare gli inviti e a far firmare il manifesto sul sito.

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