“L’Italia è diventata di destra”! Ormai lo sentiamo dire ovunque, come se un destino ormai segnato abbia indicato la direzione che deve prendere il nostro Paese, chi deve prendere le scelte sulle nostre vite, come dobbiamo immaginare il nostro futuro.

È vero, il nostro Paese in questo momento è comandato da uno dei governi più a destra di sempre, che porta avanti gli interessi dei soliti noti: coloro che all’estero vogliono la guerra e lo scontro tra i popoli, e coloro che all’interno vogliono metterci gli uni contro gli altri per riempirsi le tasche e aumentare il loro potere.

Ma è anche vero che l’Italia è uno dei Paesi con il più grande livello di astensione, il numero di chi non ci crede più, di chi non si riconosce nelle forze politiche in Parlamento e ha perso fiducia verso la parola Politica.
In questi anni multinazionali, speculatori, politici, mafiosi, sono diventati sempre più ricchi, hanno preso tutto quello che potevano, hanno corrotto e devastato territori.

E noi – giovani, studenti, lavoratrici e lavoratori, pensionati – siamo diventati sempre più poveri, più stressati, più affaticati.

Facciamo fatica a trovare lavoro. Quando lo troviamo lavoriamo tanto e male, spesso senza contratto o con contratti inadeguati. I nostri salari sono fermi mentre i prezzi di beni essenziali crescono.

La scuola, la sanità, i trasporti, i servizi pubblici sono stati via via smantellati: dobbiamo pagare per tutto, per muoverci, per formarci, per curarci.

E dobbiamo sentire anche alla televisione e sui giornali i ricchi che ci dicono che non abbiamo voglia di fare nulla, mentre loro hanno ereditato miliardi! Dobbiamo stringere la cinghia, mentre i nostri paesi spendono 800 miliardi che ingrasseranno le industrie di armi europee e statunitensi. Dobbiamo stare zitti e zitte mentre i nostri Governi sostengono finanziariamente e politicamente un genocidio in Palestina.

Così, tante ragazze e ragazzi emigrano. Interi paesi, non solo del Sud, ma anche delle aree interne del Nord, si svuotano. Perdiamo intelligenze, creatività, diminuisce la qualità della nostra cultura, una volta un vanto del paese. Chi resta si deve adattare, deve lottare anche per quello che sarebbe normale.

Si accumula frustrazione, rabbia, che spesso si sfoga contro chi è simile a noi. Ci chiudiamo nel privato, nella famiglia, in una relazione, fregandocene di tutto, non vogliamo sentire più niente e nessuno…
Fino a quando potremo andare avanti così? Di adattamento in adattamento, abbassando sempre di più le nostre pretese, rinchiudendoci sempre di più, non potrà arrivare niente di buono!

Possiamo rompere questo circolo vizioso perché noi abbiamo fra le mani una ricchezza enorme: la nostra intelligenza, le nostre idee, la nostra inventiva, la nostra onestà, la capacità di resistenza che mettiamo in campo ogni giorno.
Si tratta “solo” di metterle in comune, di uscire dalla solitudine e di fare comunità, di conoscersi e far convergere le lotte, di ricomporre quella frammentazione che fa tanto comodo a chi ci comanda.

Di Organizzare il futuro.

Ci spetta un mondo in cui tutte e tutti possiamo vivere felici, esprimendo il massimo delle nostre capacità, della nostra intelligenza collettiva. Il fatto è che non possiamo stare alla finestra a guardare, non possiamo pensare “prima o poi cambierà”, o rinchiuderci sui nostri cellulari sentendoci passivi verso le immagini che vediamo scorrere sotto i nostri occhi.
Il cambiamento si può ottenere, ma dobbiamo farlo noi perché nessuno lo farà al posto nostro.

A questo serve Potere al Popolo! Da sette anni stiamo costruendo una vera alternativa nel Paese, che coinvolge migliaia di giovani.
Noi non siamo un partito come gli altri, siamo un movimento sociale, culturale e politico che cerca di mettere insieme le tante persone che resistono, che hanno competenze e idee per cambiare il Paese, che hanno il bisogno di maggiore libertà e giustizia sociale, che sono stanchi di disuguaglianze e di violenze contro i più deboli, stanchi di vedere che non si fa nulla per fermare una guerra e una catastrofe ecologica che si fanno sempre più vicine.
Potere al Popolo! è uno strumento per rompere l’isolamento, per fare di tanti rivoli un unico grande fiume, scrivendo insieme un programma politico di trasformazione, aprendo sul territorio nazionale Case del Popolo dove trovare una comunità che attraverso il mutualismo si dà una mano, sostenendo i tanti movimenti – dei lavoratori, ecologisti, femministi – che ci sono nel nostro paese. Per arrivare a ottenere risultati e vittorie che da subito possano permetterci di migliorare le nostre esistenze. Per cambiare profondamente questo paese, questo mondo, per cambiare la vita.

Organizziamo il futuro, insieme.

Quanto costa diventare aderente di Potere al popolo?
È possibile diventare aderente di Potere al popolo! pagando una quota annuale di almeno 15 euro. È semplicissimo: inserisci i tuoi dati e ogni anno ti verrà addebitata la quota di adesione. Puoi scegliere in ogni momento di cancellare l’addebito diretto.

Perché l’adesione è a pagamento?
Noi di Potere al popolo non vogliamo dipendere da nessuno, che siano le lobby private o i rimborsi elettorali. Facciamo affidamento solo sul sostegno delle nostre migliaia di aderenti. Questi 15 euro sono preziosi, perché ci forniscono i mezzi per portare avanti le nostre lotte politiche e il mutualismo conflittuale.

In qualità di aderente, in che modo sarò coinvolto/a in Potere al popolo?
Diventando aderente, sarai informato/a sulle nostre ultime novità, iniziative ed eventi prima di chiunque altro. Soprattutto, potrai partecipare alle assemblee territoriali e alla nostra assemblea nazionale annuale. Non c’è nessun obbligo: potrai venire quando puoi e quando vuoi.

Come posso organizzarmi insieme agli altri aderenti?
Unisciti a un’Assemblea territoriale! In tutta Italia e anche all’estero, i nostri militanti si incontrano in Assemblee territoriali per discutere le posizioni di Potere al popolo! e mobilitarsi nelle loro città. Facendo parte di un’Assemblea territoriale, parteciperai attivamente alla trasformazione dal basso di questo paese, insieme a una comunità di persone con idee simili alle tue. Cerca la tua assemblea territoriale più vicina!

Cosa succede se non voglio più essere un aderente?
Innanzitutto, non esitare a contattare i nostri Coordinatori per condividere con loro i tuoi dubbi. Se in seguito desideri comunque annullare l’adesione, ti basterà inviare un’e-mail a assistenza.adesioni@poterealpopolo.org