La Capogruppo di Sinistra Ecologista, Alice Ravinale, lunedì mattina ha presentato una mozione, accolta favorevolmente dalla maggioranza, con la quale si sostiene che, per ragioni legate alla cura dell’ambiente, l’erba nei prati può crescere a dismisura senza più bisogno che il comune spenda dei soldi per tagliarla.
“Limitare il taglio genererebbe vantaggi desiderabili sotto molteplici punti divista, dalla tutela della biodiversità agli insetti impollinatori, dall’assorbimento dell’acqua alla conservazione del suolo. Di fronte alle strategie dell’Europa per gli ambienti antropizzati, dobbiamo elaborare una risposta ragionata”.
E quale sarebbe la risposta ragionata? Tagliare i fondi per la gestione del verde pubblico! La capogruppo aggiunge che non si sono inventati nulla, e rispolvera un vecchio tormentone con il quale in Italia hanno fatto passare le peggiori leggi, il famoso: “ce lo chiede l’Europa”.
Per quanto ci riguarda questa mozione è da criticare nel merito e anche rispetto al contesto nella quale viene proposta. Siamo tra i primi a scendere in piazza per il clima, la tutela dell’ambiente e contro le grandi opere inutili, ma francamente questa scelta del Comune fa acqua da tutte le parti, e come per la questione degli alberi di corso Belgio, rappresenta solo l’inettitudine di una classe dirigente ormai abituata da anni a guidare la città a colpi di privatizzazioni e con nessun investimento pubblico.
Partiamo dal merito, se si vuole tutelare la biodiversità e l’ambiente per gli insetti impollinatori si potrebbero aumentare le aree verdi, piantare fiori, alberi, ridurre le emissioni di polveri sottili, etc etc… Invece, la giunta Lo Russo intende far diventare inaccessibili alle persone i parchi, o almeno parte dei parchi pubblici.
Se le inventano tutte per sostenere questa mozione, compreso il fatto che l’erba ridurrebbe la formazione di isole di calore in città, e invece gli alberi? Quelli no, costano!
Esistono mille altre soluzioni per raggiungere quell’obiettivo, eppure viene presentata in comune una a costo zero, anzi sottozero dato il risparmio che ne verrà. E’ una mozione che sintetizza bene l’ecologismo di facciata di certi partiti e della giunta comunale: tuteliamo prima il portafoglio e poi, con quello che avanza, se avanza, l’ambiente.
Se invece guardiamo al contesto in cui viene presentata questa mozione, ci rendiamo conto che è completamente assurda dal momento che buona parte dei grandi parchi torinesi è sotto attacco dalla giunta Lo Russo, che minaccia privatizzazione o cementificazione: pensiamo al parco del Meisino, all’Esselunga del parco Artiglieri da Montagna, all’ospedale nella Pellerina, e in ultimo solo per ordine temporale agli alberi di corso Belgio, oltre che agli innumerevoli prati e giardini più piccoli lasciati all’incuria o cementificati.
Senza parlare dell’appoggio trasversale dato al TAV, una grande opera inutile che sta moltiplicando i suoi cantieri in Val di Susa, andando non solo a cementificare i prati ma a disboscare una valle a pochi passi da Torino piena di biodiversità.
Tutte politiche portate avanti dall’intera maggioranza, di cui fa parte anche la capogruppo Ravinale, in maniera compatta e che stridono fortemente con la tutela della biodiversità. Ci viene il dubbio che Sinistra Ecologista, dietro la bandiera green, stia cercando una scusa per drenare soldi dalla voce di bilancio sul verde pubblico per poi usare quei fondi per devastare, gentrificare e rimodellare l’intera città per le esigenze di qualche speculatore o delle aziende del cemento.
Siamo ben consapevoli che il futuro, anche quello molto prossimo, ci riseva problemi sul versante ambientale di una rilevanza assoluta, ma crediamo che con questa mozione la giunta Lo Russo non farà altro che consegnare all’incuria e alla sporcizia quei pochi spazi verdi che ci sono in città, così magari fa qualche anno, quando la popolazione non ne potrà più di vedere l’erba alta, per ragioni di “decoro” la cementificazione sembrerà una scelta logica e razionale.
Insomma, un assist per la prossima campagna elettorale ai partiti di destra e alla cementificazione quando invece, stando a quello che dicono il PD e SE, avrebbero dovuto esserne l’argine…