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PISA: PER UNA CITTA’ PUBBLICA E DI PACE

Venerdì 20 maggio, Logge di Banchi
Assemblea territoriale di Potere al Popolo! Pisa
Per una città pubblica e di pace
Fermare la guerra, chiudere le basi, smilitarizzare i nostri territori.
Verso l’assemblea nazionale del 28 maggio


Programmata ben prima dell’aggressione russa all’Ucraina, la prossima assemblea nazionale di Potere al Popolo! sarà condizionata profondamente dalla attuale guerra nel cuore d’Europa e dalle sue conseguenze.
Mario Draghi – presidente del consiglio eletto da nessuno ma sostenuto dal 94% di un Parlamento che vota le sue scelte militariste – sta portando l’Italia sul ciglio di una possibile terza guerra mondiale.
L’aumento del 2% delle spese militari, l’invio di armi all’esercito ucraino e ai suoi battaglioni nazisti, la costruzione di nuove basi militari sui nostri territori, rafforza la funzione dell’Italia come “portaerei” della NATO e dell’Unione Europea.
Dopo avere ingrassato a dismisura le multinazionali farmaceutiche, grazie ad una gestione criminale della pandemia costata sino ad oggi la vita a 180mila persone, ora tocca al sistema militare/industriale ricevere miliardi di contributi pubblici, commesse e appalti.
In queste settimane i nostri territori hanno visto e continuano a vedere importanti mobilitazioni contro la guerra, a partire da quella contro il trasporto di armi su voli “umanitari” partiti all’inizio di marzo dall’aeroporto civile G. Galilei.
Il 19 marzo scorso Potere al Popolo! ha lanciato una manifestazione alla quale hanno aderito decine di realtà politiche, sindacali, sociali e studentesche, al fianco dei lavoratori USB che si sono rifiutati di caricare quelle armi, bloccando così il traffico di morte verso il macello ucraino.
Una manifestazione che si è legata naturalmente a quella dei lavoratori genovesi che il 31 marzo hanno bloccato, con uno sciopero indetto da USB, navi cariche di armi in partenza verso l’Arabia Saudita, che bombarda quotidianamente lo Yemen e le sue popolazioni, in un’altra guerra di aggressione ignorata dai mass medi occidentali.
La recente notizia di una nuova base militare a Coltano, decisa dal governo Draghi all’insaputa delle popolazioni, ci vede oggi protagonisti, insieme a tante altre realtà, di una mobilitazione che ha costretto governo, istituzioni locali e carabinieri a rivedere i loro piani.
Notizie e mobilitazioni che confermano il clima bellicista nel quale terremo l’assemblea territoriale di venerdì 20 maggio a Pisa.
Il governo Draghi, l’Unione Europea, gli Stati Uniti, la NATO rispondono all’aggressione russa alimentando il conflitto ucraino, al fine di irreggimentare ideologicamente le proprie società per renderle docili e disponibili a subire gli ulteriori, enormi sacrifici che ci attendono, a causa di una crisi economica inasprita dalla guerra nel cuore d’Europa.
Di nuovo, i paesi capitalisti – tra i quali annoveriamo in pieno l’attuale governo russo – intendono risolvere la propria crisi distruggendo interi paesi e milioni di vite umane, al fine continuare nello sfruttamento di esseri umani e natura.
Rilanciare un forte movimento contro la guerra è quindi obiettivo centrale per chi, come noi, intende costruire una rappresentanza politica delle classi sociali colpite dalla “guerra interna” scatenata dalle classi dominanti occidentali, ben rappresentate da Draghi e dai partiti che sostengono il suo governo.
A tal fine abbiamo chiamato come relatori alcuni protagonisti delle lotte di questi mesi. Con loro intendiamo fare un passo in avanti nella lotta per una pace giusta, verso una società emancipata dalle barbarie del capitalismo.

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