Ormai è chiaro: Ilaria Salis sta subendo un processo politico. Prova ne sono le scarse garanzie di indipendenza della magistratura ungherese, il carattere abnorme delle pene richieste rispetto all’entità dei fatti contestati e l’utilizzo della cintura e delle catene di contenimento nel corso del processo, come se fosse già dichiarata colpevole.
Questo perché l’accusa presuppone l’appartenenza di Ilaria a un’associazione criminale transnazionale, per cui il giudice ha confermato le misure cautelari, ritenendola estremamente pericolosa. Ilaria Salis detenuta come una pericolosissima terrorista, ripetiamo, per una aggressione dei confronti di due militanti neonazisti, che Ilaria avrebbe presuntamente commesso, cui è seguita una prognosi di 5 e 8 giorni, dunque molto lieve.
Il Ministro Nordio e il Governo Meloni, patrioti solo a intermittenza, non stanno facendo niente. Quando bisogna chiedere giustizia per un’antifascista, non ci mettono niente a lavarsene le mani.
Noi, invece, riteniamo che si debbano sfruttare tutti gli strumenti previsti dal diritto internazionale ed europeo per riportare Ilaria a casa e sottrarla a una situazione in cui il suo diritto a un processo giusto è leso.
Per questo abbiamo organizzato in tutta Italia una giornata nazionale di mobilitazione per chiedere a gran voce la libertà per Ilaria Salis.
Contro l’ondata nera che investe l’Europa. Solidarietà con tutte e tutti gli antifascisti di Budapest.