La morte di George Floyd il 25 maggio a Minneapolis ha fatto esplodere la rivolta negli Stati Uniti. La pentola a pressione prodotta da una società razializzata, dove l’essere nero è il primo elemento per essere escluso da una vita dignitosa, è saltata dopo l’ennesimo brutale omicidio da parte della polizia.
Questa volta però la rivolta degli afro americani e di tutti gli esclusi degli states si innesca in una situazione di generale impoverimento e crisi sociale provocata dalla pandemia e dalla folle gestione di questa del governo degli Stati Uniti. Un mix letale che nel divampare della lotta degli ultimi del paese sta mettendo a nudo e facendo tremare il sistema capitalista americano che per decenni ha dominato incontrastato la scena mondiale.
Mentre la rabbia divampa tra le strade delle città americane, all’elite bianca non resta che fare ricorso alla repressione, alla militarizzazione e al coprifuoco generalizzato. Costruire la solidarietà con la rivolta americana è per noi un dovere, soprattutto ora che nella nostra società si accelerano i processi di razializzazione ed esclusione sociale, e nel momento in cui, in seguito alla crisi del covid, questo sistema ha mostrato tutte le sue fragilità.
Costruiamo un sit in venerdì 5 giugno ore 17 piazza Barberini.
Primi firmatari:
Noi restiamo Roma
Osa Roma
Blocchi Precari Metropolitani
Coordinamento cittadino lotta per la casa
Acrobax
All reds rugby
Fronte della gioventù comunista Roma
Magazzini Popolari Casal Bertone
Potere al Popolo Roma
Rete dei Comunisti Roma
Csoa Corto Circuito
Casa del popolo ‘Giuseppe Tanas’
Comitato Con la Palestina nel Cuore
Aula Mohammed Bannour – Scienze politiche Sapienza
Partito della Rifondazione Comunista Roma
Osservatorio repressione
Unione Sindacale Di Base