A te che leggi? Dove ti trovi? Sei su una sedia? Percorri il solito marciapiede?
La parola sicurezza da vocabolario indica la “condizione nella quale i parametri operativi che governano l’evolversi di un fenomeno o il funzionamento di un sistema hanno valori sufficientemente minori di quelli relativi a un’evoluzione o un funzionamento pericolosi.”
Muoversi in uno spazio presuppone l’affidarsi alle cose che ci circondino. Nessuno si augura che mentre lavora, studia o cammina, possa cadere in un buco!
Abbiamo finito di pensare alla famosa tegola in testa come una tragica fatalità! Ci sono dei protocolli e dei procedimenti, e ci sono delle responsabilità.
Per questo in seguito agli ultimi fatti di cronaca, abbiamo deciso insieme agli studenti e alle studentesse, ai lavoratori e alle lavoratrici di mobilitarci.
Siete ancora seduti tranquillamente? Cosa state aspettando?
VOGLIAMO CHE L’INTERO TERRITORIO SIA MESSO IN SICUREZZA!
-Vogliamo che l’intero territorio sia messo in sicurezza: strade, segnaletica stradale e pubblicitaria, vegetazione ed edifici pericolanti o non a norma.
-Vogliamo avere edifici scolastici a norma e pensare le scuole come luoghi sicuri per studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici; -Vogliamo poter entrare nelle nostre scuole senza il rischio di vedercele crollare sulle nostre teste!
Vogliamo che le lavoratrici e i lavoratori possano svolgere il loro dovere in totale sicurezza il che vuol dire da un lato poter lavorare in strutture sicure e dall’altro poterlo fare con tutti i diritti legati ad un contratto a norma. Storie come quella di #MebarmiAbdelKarim, 55enne residente a #Quarto – operaio di una ditta appaltata dal comune, morto mentre realizzava un lavoro di manutenzione presso la scuola “Ranucci” nella più totale assenza dei basilari dispositivi di sicurezza e sprovvisto di un regolare contratto di lavoro (!) non possono e non devono ripetersi mai più!
Non si può morire di lavoro, né tanto meno si può rischiare la vita stando tra i banchi di scuola esercitando il proprio diritto allo studio e alla cultura. Come non si può morire perché vento e pioggia potrebbero far venire giù infrastrutture pericolanti, vecchie o non a norma, né si può temere di camminare per strada con il rischio che d’un tratto il manto stradale ceda o si devasti, aprendo pericolosissime voragini.
NON POSSIAMO ASPETTARE ANCORA
LA VERA MESSA IN SICUREZZA DEI NOSTRI TERRITORI PARTE DALLE SCUOLE SICURE!
Per questo motivo, INVITIAMO I CITTADINI E LE CITTADINE A MOBILITARSI PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE SCUOLE, DI TUTTI GLI EDIFICI PUBBLICI E DELL’INTERO TERRITORIO CITTADINO!
Giovedì 13 DICEMBRE ore 9.00 Piazzetta della Pace CORTEO “Marciamo per i nostri diritti”